La piromane va dentro: «Era un divertimento»

Perugia: ancora guai per una 34enne. È accusata di dieci incendi, tra auto e cassonetti a fuoco in varie parti della città

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Già sorpresa e arrestata in flagranza da una pattuglia della Volante a metà settembre, dopo aver dato fuoco a due cassonetti in via Gallenga, ora è accusata di altri 10 episodi analoghi la presunta piromane seriale – una 34enne italiana, senza fissa dimora – bloccata dalla polizia in esecuzione di un’ordinanza custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Perugia, su richiesta della procura della Repubblica.

Elementi certi

Da febbraio, in base a quanto ricostruito dalla squadra mobile della questura perugina, la donna ha colpito nelle aree di Fontivegge, Madonna Alta, Case Bruciate e del centro, accanendosi sui cassonetti della spazzatura o, più spesso, sulle auto di incolpevoli residenti e causando, in alcune occasioni, incendi di vastità tale da attingere anche i veicoli limitrofi a quello preso di mira. L’attività di indagine, costantemente coordinata dalla locale procura della Repubblica, secondo gli inquirenti ha permesso di addebitare «inequivocabilmente» alla 34enne i vari episodi, valorizzando tanto gli spunti ricavati da alcuni testimoni oculari dei raid della giovane quanto le immagini riprese da telecamere di videosorveglianza.

In carcere

In occasione dell’arresto di settembre, durante il processo, la 34enne ha confessato di aver agito «per divertimento», con ciò confermando – sempre secondo gli inquirenti – i suoi istinti piromani. Tornata in libertà, la giovane è stata oggetto di ricerca da parte degli investigatori della squadra mobile, cui nel frattempo era pervenuta l’ordinanza di custodia cautelare relativa a tutti gli incendi di cui la 34enne si era resa responsabile negli ultimi mesi. Una volta rintracciata, è stata immediatamente associata al carcere di Capanne.

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