La Ternana sbanda ancora: 3-1 a Vicenza. Primo tempo horror

Altro pesante ko fuori dalle mura amiche: tutto facile per i veneti, nella ripresa il gol di Donnarumma. Otto reti incassate nelle ultime due trasferte, 12° ko. Bandecchi: «Che schifo»

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La Ternana ci è riuscita di nuovo. A fare cosa? Rilanciare l’avversario e, magari, salvare la panchina al tecnico. «Diverse squadre le abbiamo fatte uscire dalla crisi», aveva scherzato sabato in conferenza stampa Cristiano Lucarelli. Peccato che a Vicenza si sia ripetuto il film già visto a Ferrara contro la Spal: avvio buono, quindi il crollo alla difficoltà numero uno. Primo tempo horror (si salvano Iannarilli e Pettinari) e 3-0 biancorosso, poi la reazione tardiva e il gol di Donnarumma che serve solo ad aggiornare il suo personale score in campionato. Zero punti, scontro salvezza perso e otto reti incassate nelle ultime due trasferte. Considerando la performance – quantomeno vincente in quel caso, alla fine conta il risultato – con il Pordenone non è proprio un bel periodo, tutt’altro. Mezza squadra titolare è out, ma nessun alibi come ripete spesso l’allenatore livornese. Siamo alla sconfitta numero dodici con 45 marcature al passivo: «Non so chi abbia giocato al posto nostro nel primo tempo, mi hanno detto che non siamo entrati in campo. Mancano dieci partite e pochi punti per salvarci fortunatamente. Che schifo», il commento a caldo di Stefano Bandecchi.

BANDECCHI, LO SCHIFO, IL RITARDO E LE RISATE – VIDEO TERNANA

Lucarelli: «Pensavo Ferrara avesse insegnato». I tifosi e le magliette

«Sono rammaricato – le parole al microfono di Alessandro Laureti su AmTerni Channel nel corso di Ternana live show – del primo tempo, purtroppo pensavo che Ferrara ci avesse insegnato qualcosa. Partenza giusta e gol preso nel lato dove eravamo in dieci (con riferimento a Furlan fuori dal campo in quel momento). Secondo tiro e gol, il terzo idem. Dopo diventa tutto più complicato, gli episodi hanno fatto sì che non potessimo proporre ciò che avevamo preparato. La rotta si inverte non piangendoci addosso, né sfasciando ciò che è stato creato in un anno e mezzo. Ripartire con saggezza. Poi in questi momenti si rischiano le crepe, mi sorprendo di fare il saggio io perché sono sempre stato di altra natura. Ma visto il vantaggio ancora importante (in merito alla zona salvezza) direi di stare calmi e fare i punti che ci servono il prima possibile. Nervi saldi. Nel secondo tempo la reazione c’è stata. Il loro stadio li ha spinti a livello impressionante ed è stato difficile comunicare dalla panchina». Nel finale confronto con i tifosi (nel mirino ci sarebbe in particolar modo Palumbo), questa volta diverso da quelli recenti: «Ci hanno detto di svegliarci e tutti i torti non lo hanno. La restituzione delle maglie a fine incontro? Non c’è nulla che sia andato oltre le righe. Vanno elogiati, hanno fatto tanti chilometri». Sabato al Liberati arriva il Cosenza.

Furlan

Furlan capitano. Buon avvio Fere, poi luce spenta

Lucarelli sceglie il 4-3-3 con Peralta e Furlan ai lati di Pettinari, mentre in difesa c’è l’inedita coppia centrale composta da Boben e Bogdan; conferma per Koutsoupias in mediana. Avvio di marca rossoverde e primo squillo di Proietti con mancino dai venti metri fuori misura, quindi un paio di corner non sfruttati a dovere e pressing alto. Buon inizio. Ma è il Vicenza a sbloccare subito il match approfittando di un buco sulla corsia sinistra delle Fere (Furlan era out per ricevere cure mediche): Dalmonte avanza indisturbato e crossa in mezzo, il difensore sloveno è tagliato fuori e sotto misura, sul secondo palo, è fin troppo facile per Diaw depositare in rete. Si spegne la luce. La Ternana palleggia, i veneti creano. Al quarto d’ora Iannarilli è salvato sul palo su un’altra combinazione tra Dalmonte e Diaw: assist dell’esterno e tocco in area del centravanti, legno toccato e sfera sul fondo.

Boben

Raddoppio veneto, si sbanda. C’è il 3-0

Al Vicenza basta molto poco per impensierire la difesa della Ternana. E con il minimo sforzo – non la prima volta che accade in stagione, anzi – i padroni di casa raddoppiano al 27′: punizione dalla sinistra di Da Cruz, deviazione di un rossoverde, la palla resta in area e Diaw, in girata, mette in porta con il destro. Non ci siamo proprio a livello di sistema difensivo con un Boben particolarmente in affanno. In generale in forte difficoltà sul piano tecnico e fisico anche Koutsoupias. Ora l’undici di Lucarelli non riesce a produrre nulla e le Fere tornano a farsi vedere dalla parti di Contini solo con un assolo di un evanescente Peralta: rientro sul mancino e tiro da fuori area che non va lontano dal palo. La ‘ciliegina sulla torta’ arriva allo scadere perché la Ternana incassa il terzo: Palumbo pasticcia e perde palla in mediana, Cavion si sbarazza di Boben – con tanto di assist – con una ‘ruleta’ e Teodorczyk si ritrova solo di fronte a Iannarilli: scavetto e 3-0. Tutti negli spogliatoi. Frazione di gioco che non si può non definire imbarazzante. Il Vicenza con quattro conclusioni chiude con tre marcature ed un palo. Nessun intervento per Contini.

Donnarumma

Donnarumma a segno. Paghera vicino al gol

C’è Donnarumma per Furlan in avvio di ripresa. Pronti, via e il Vicenza va vicina al 4-0 in contropiede ma Diaw, defilato, non riesce a mettere in porta. Al 55′ segnali di risveglio rossoverdi e il neo entrato Grandi è battuto: cross di Diakitè e respinta del portiere sul colpo di testa di Pettinari, poi sul prosieguo dell’azione è il 99 ex Brescia a non lasciare scampo all’estremo difensore dei biancorossi. Problemi fisici per Bogdan e giallo sulle spalle, Lucarelli allora decide di cambiare inserendo al 63′ capitan Defendi al posto del croato, con l’esterno ex Teramo che va a fare il difensore centrale. A stretto giro entrano anche Paghera e Celli per un insufficiente Koutsoupias e Martella. Sono i rossoverdi ad avere in mano il possesso palla: al 75′ bel diagonale del centrocampista bresciano e sfera vicinissima a palo.

I tifosi rossoverdi a Vicenza (screen Helbiz)

Assalto conclusivo, rete annullata alle Fere

Vicenza tutto sulla difensiva e Lucarelli per l’ultimo quarto d’ora si gioca la carta Mazzocchi (gli lascia il posto Peralta). Un paio di ammonizioni, nove minuti di recupero per le varie interruzioni e gol aereo di Pettinari su assist di Donnarumma: speranza riaccesa, ma a spegnerla ci pensa il Var. Si resta sul 3-1 dopo il check. Non accadrà più nulla. Un tempo regalato è troppo e la Ternana torna a casa a mani vuote.

 

Il tabellino

Vicenza (4-2-3-1): Contini (52′ Grandi); Bruscagin (c, 60′ Maggio), Brosco, De Maio, Crecco; Cavion, Zonta; Dalmonte (73′ Giacomelli), Da Cruz (73′ Meggiorini), Diaw; Teodorczyk (60′ Boli). A disposizione: Confente, Padella, Maggio, Pasini, Sandon, Cester, Djibril, Mancini. Allenatore: Cristian Brocchi

Ternana (4-3-3): Iannarilli; S. Diakitè, Bogdan (63′ Defendi), Boben, Martella (69′ Celli); Koutsoupias (69′ Paghera), Proietti, Palumbo; Peralta (78′ Mazzocchi), Pettinari, Furlan (c, 46′ Donnarumma). A disposizione: Krapikas, Sørensen, Ndir, Mazza, Ortolani, Capone, Rovaglia. Allenatore: Cristiano Lucarelli

Arbitro: Juan Luca Sacchi della sezione di Macerata (assistenti Gianluca Sechi di Sassari e Domenico Fontemurato di Roma 2, IV ufficiale Luigi Catanoso di Reggio Calabria); addetto Var Daniele Chiffi di Padova, assistente Mauro Galetto di Rovigo

Reti: 7′ e 27′ Diaw, 45′ Teodorczyk (V); 55′ Donnarumma (T)

Ammoniti: 9′ Teodorczyk, 41′ Diaw, 67′ Da Cruz, 84′ Meggiorini, 77′ Maggio (V); 58′ Bogdan, 86′ Paghera (T)

Calci d’angolo: 3-7

Recupero: 1; 9

Spettatori: 5.062

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