Latini sul rimpasto: «Ora restiamo coesi»

A margine delle celebrazioni per l’11 agosto il sindaco di Terni spiega le ragioni delle scelte: «Dissensi? Non buttiamo via il lavoro fatto»

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RIMPASTO AL COMUNE DI TERNI – LEGGI

L’occasione era la cerimonia per il 76° anniversario del primo – ne seguirono altri 107 – bombardamento alleato sulla città di Terni, l’11 agosto del 1943. A margine della commemorazione – presenti fra il pubblico anche due dei tre nuovi assessori, Cristiano Ceccotti e Orlando Masselli che lunedì dovrebbero assumere ufficialmente l’incarico, già formalizzato da Sara Francescangeli – il primo cittadino ha parlato del rimpasto sancito nella giornata di sabato e seguito da polemiche più e meno decise. Ora il focus è anche sulla tenuta sulla maggioranza in consiglio comunale. Il sindaco ha detto di non temere ripercussioni, ma sarà quella – dopo tante reazioni di esponenti dell’assemblea e la fuoriuscita dalla Lega della donna più votata, Anna Maria Leonelli – la vera prova della tenuta dell’amministrazione dopo i cambiamenti che hanno portato ai ‘tagli’ di Sonia Bertocco, più diplomatica, e di Marco Celestino Cecconi, quest’ultimo seguito, per ora, da un rumoroso silenzio del diretto interessato. Sul piano politico, Forza Italia ne esce depotenziata – e lo ha fatto polemicamente notare, senza sollevare chissà quali polveroni ma ricordando che ‘la ruota gira per tutti’ – mentre Fratelli d’Italia consolida, in termini di deleghe, la presenza nell’esecutivo. E il nodo-Cecconi, in attesa di capire, anche qui, le conseguenze in consiglio, sembra tutto interno al livello locale – regionale e provinciale – del partito della Meloni.

RIMPASTO A TERNI, ‘FUOCO AMICO’ SU LATINI

Orsini e Filipponi (Pd): «I balletti in giunta non portano bene»

I consiglieri comunali Democratici, Francesco Filipponi (capogruppo) e Valdimiro Orsini sono nettamente critici con quanto deciso dal sindaco: «Terni avrebbe bisogno di un confronto politico costruttivo e di un’azione di governo basata sulle cose da fare – affermano in una nota – e non sulle guerre di potere. Guardando anche l’esperienza della amministrazione precedente, sottolineiamo che i balletti in giunta, le entrate e le uscite frenetiche e soprattutto l’utilizzo delle istituzioni per gli equilibri del partito di maggioranza non portano bene né alla città né agli autori di questi protagonismi. In passato come singoli consiglieri abbiamo palesato le nostre critiche, ora lo facciamo a maggiora ragione, costatando una piena continuità. Anzi, registriamo che il ‘blitz di Ferragosto’ rappresenta un inedito, una modalità di azione dettata da chi non ha affronta il dibattito né con gli avversari politici ma neanche con gli alleati né tanto meno con gli assessori defenestrati appena un anno dopo dal loro insediamento. Chiediamo al sindaco di dare quanto prima comunicazione al consiglio comunale, il massimo organo di rappresentanza democratica della città. Gli chiediamo di prendere posizione su quello che sta accadendo in questi giorni a Terni, dove nel clima di vacanze, oltre ai rimpasti di giunta, si registra la procedura di Acea per bruciare altri 30 mila tonnellate di rifiuti nell’inceneritore. Ebbene – concludono i sue consiglieri del Pd – chiediamo al sindaco Latini, sempre che non sia ancora impegnato nella distribuzione delle poltrone, di dirci cosa voglia fare per opporsi a questa iniziativa veramente molto preoccupante dal punto di vista ambientale».

Senso Civico: «Sindaco sottomesso»

«Chissà – si chiede Alessandro Venturi, coordinatore di Senso Civico che in consiglio comunale è rappresentato da Alessandro Gentiletti – se la decisione di destituire i due assessori del Comune di Terni è arrivata direttamente da Salvini tra un mojito e un ballo con qualche seducente cubista. Lasciando da parte le grottesche avventure del segretario della Lega, l’aspetto politico di questa vicenda è la palese sottomissione del sindaco Latini a logiche politiche extra territoriali. Un partito locale già di per se destituito con l’arrivo del commissario, segno di dell’evidente incapacità dei dirigenti locali della Lega fino ad arrivare a ieri con la revoca ‘autarchica’ dei due assessori. La nostra città ha bisogno di un gruppi dirigenti capaci e liberi per mettere da parte definitivamente vecchie logiche deleterie  per il rilancio del nostro territorio. Confrontarsi sullo sviluppo della nostra città è la nostra priorità, consapevoli che non c’è tempo da perdere».

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