Scioperi e presidi, sia in provincia di Perugia che in quella di Terni, da parte dei lavoratori della catena commerciale Lidl, sostenuti dai sindacati Fisascat Cisl, Filcams Cguil e Uiltucs Uil. Le manifestazioni sono state messe in atto a livello nazionale: «I carichi di lavoro – si legge in una nota sindacale – sono sempre più pesanti, i turni vengono imposti senza reale conciliazione con la vita privata e mancano risposte concrete da parte dell’azienda sul rinnovo del contratto integrativo. I lavoratori e le lavoratrici hanno deciso di alzare la voce per chiedere una riorganizzazione dei turni di lavoro che tenga conto dei tempi di vita e delle esigenze familiari, un aumento del personale nei punti vendita per ridurre lo stress e garantire pause dignitose, un contratto integrativo aziendale che riconosca economicamente l’impegno quotidiano e le condizioni lavorative sempre più gravose, il rispetto della dignità dei lavoratori che troppo spesso si ritrovano soli in negozio a fronteggiare code, urgenze e mancanza di supporto».
Nel Ternano, il presidio si è svolto all’esterno del punto vendita Lidl di Narni Scalo (via Tuderte) e lo sciopero – come confermato da Sergio Sabatini, segretario della Fisascat Cisl di Terni – ha visto un’adesione massiccia, tanto che il supermercato resterà chiuso per tutta la giornata di sabato. Alta adesione, come comunicato dalla Filcams di Perugia, anche nei punti vendita di Spoleto, Castiglione del Lago e Città della Pieve – i negozi sono rimasti completamente chiusi – ed anche a Perugia, Foligno e Marsciano dove si sono registrati «disservizi dovuti all’ampia partecipazione dei dipendenti allo sciopero».