Sono state 11.o56, in Umbria, le assunzioni a tempo indeterminato da gennaio a giugno, con un incremento del 67% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’incremento fatto registrare è il secondo tra tutte le regioni italiane. A renderlo noto è l’osservatorio sul precariato dell’Inps, secondo il quale la regione nella quale si è registrato l’incremento maggiore è stato il Friuli-Venezia Giulia, con l’82,9%, seguito appunto dall’ Umbria e dalle Marche, con il 55,5%.
I dati In aumento, in Umbria, anche le assunzioni a termine – 20.556 contro 21.998 – e gli apprendistati: 2.579 rispetto a 2.508. In totale il numero di assunzioni è passato, dal 2014 al 2015, da 31.196 a 33.678 unità .
Le retribuzioni in Italia Nel primo semestre, rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente,secondo l’Inps il peso dei nuovi rapporti di lavoro con retribuzioni mensili inferiori a 1.000 euro diminuisce di un punto, passando dal 6,3% al 5,3%; simile diminuzione si riscontra nella fascia retributiva immediatamente superiore (1.001-1.250 euro), la cui incidenza passa dall’8,8% del 2014 all’8,1% del 2015. Risulta sostanzialmente stabile il peso dei nuovi rapporti di lavoro con retribuzioni comprese nella fascia
superiore (1.251-1.500 euro e 2.501-3.000), mentre aumenta di circa il 2%il numero dei rapporti che si collocano nelle fasce
retributive che vanno da 1.501 a 2.500 euro.