di Fra.Tor.
Sono iniziate sabato 18 marzo le riprese di ‘Libere di volare’, la web-serie che parla dell’istruzione delle ragazze nel mondo, dell’abbandono scolastico e delle difficoltà che le donne affrontano sul lavoro. La web-serie è realizzata da 12 ragazze e ragazzi, tra i 16 e i 20 anni, che partecipano ai laboratori di video, audio, comunicazione, recitazione e sceneggiatura di ‘Progetto Mandela’.
Il tema «È un’urgenza arrivare a dare le pari opportunità nello studio e nella formazione alle donne», sottolinea il direttore artistico del ‘Progetto Mandela’, Irene Loesch. «Un tema attuale, molto urgente, ma è anche un tema che visto dal punto di vista occidentale ha anche un’altra faccia della medaglia: noi il diritto all’istruzione ce l’abbiamo, ma abbiamo anche il fenomeno dell’abbandono scolastico e comunque di una sfiducia nell’utilità dello studio per la difficoltà poi di trovare un lavoro».
SUL SET DELLA WEB-SERIE – IL VIDEO
La web-serie parte quindi dal tema dell’abbandono scolastico, «ma parla anche di povertà e di alcune situazioni in cui famiglie non possono più permettersi di mandare i figli a scuola. In questa storia poi si intreccia la conoscenza con una ragazza profuga dalla Siria, fuggita dalla guerra, che non può quindi studiare. Abbiamo, inoltre, cercato un collegamento con il teatro, andremo al ‘Secci’ per lo spettacolo del ‘Progetto Mandela’, perché attraverso il teatro siamo poi riusciti a discutere anche di altre tematiche, come le spose bambine o il lavoro minorile».
I laboratori Il progetto è partito «con tre laboratori – spiega Irene Loesch – che hanno sempre lavorato insieme: uno di sceneggiatura, uno di ripresa video e uno audio. Con i 12 ragazzi che lavorano alla web-serie, che si sono suddivisi un po’ i compiti, abbiamo iniziato a girare il 18 marzo impegnando 2 o 3 pomeriggi a settimana in diverse zone della città , e finiremo poi in teatro verso la fine di aprile».
Il crowdfunding Questa web-serie ha vinto un bando regionale «che non copre, però, il fabbisogno. Abbiamo quindi pensato di andare a cercare i produttori dal basso; attraverso il sito internet produzionidalbasso.it, fino al 4 di aprile, può essere dato un contributo a questo nostro lavoro. Il budget del crowdfunding è di 3 mila euro, per ora siamo a 1500, ma questi soldi ci servono molto per riuscire a coprire le spese di noleggio attrezzatura, dei coordinatori, del montaggio e della post-produzione».