Spetterà al tribunale di Terni – gip Barbara Di Giovannantonio – decidere se il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, dovrà essere giudicato per l’accusa di diffamazione in relazione alla denuncia sporta lo scorso ottobre dal segretario della Lega di Terni, Devid Maggiora, dopo alcuni contenuti Instagram dello stesso Bandecchi, in risposta alle polemiche sollevate dalla Lega in merito alla sicurezza a Terni. A riportarlo in prima battuta è l’Ansa. «Che di droga ne gira tanta a Terni lo sapevo – scriveva in uno dei post Bandecchi -, che la usassero anche soggetti politici non lo immaginavo». Sulla vicenda, la procura ternana – nella persona del pm Raffaele Pesiri – ha chiesto l’archiviazione del procedimento per ‘particolare tenuità del fatto’. Richiesta a cui la Lega di Terni si è opposta: da qui l’udienza di giovedì mattina di fronte al gip. In aula – presente anche Stefano Bandecchi – la difesa del sindaco di Terni, rappresentata dagli avvocati Carlo Pacelli e Giorgio Panebianco, ha chiesto l’archiviazione per ‘infondatezza della notizia di reato’, con conseguente formula asolutoria piena. Di contro il segretario della Lega di Terni, attraverso l’avvocato Sara Napoleoni in sostituzione del collega Simone Pillon, ha chiesto il rinvio a giudizio, e quindi il processo, per il primo cittadino. Il gip si è riservato la decisione, attesa per i prossimi giorni.
Il denunciante – Devid Maggiora – dice la sua e riepiloga la vicenda dal proprio punto di vista: «Nel mese di ottobre 2023, attraverso un comunicato stampa, ho voluto riportare all’attenzione pubblica le problematiche legate alla sicurezza in città. Mi sarei aspettato da Bandecchi una risposta inerente l’argomento trattato e un atteggiamento costruttivo, invece mi sono visto rivolgere tramite social delle frasi diffamatorie e fortemente lesive della mia dignità personale. Ho quindi deciso di denunciare l’accaduto. Nella mia vita ho sempre ripudiato ogni tipo di sostanza stupefacente e mi sono sempre battuto contro l’uso delle droghe, comprese quelle leggere. Ho deciso di intraprendere questa azione legale non solo per difendere la mia reputazione, ma anche per ribadire l’importanza di un dialogo politico rispettoso e civile, fondamentale per il bene della comunità ternana, ma che da alcuni mesi ha lasciato spazio al turpiloquio e alle aggressioni verbali che quasi quotidianamente sono rivolte a chi esprime pensieri diversi rispetto a quelli del sindaco».