di Luca Simonetti
consigliere comunale M5S Terni
Si è molto dibattuto nel corso degli anni rispetto alla necessità di potenziare la direttrice ferroviaria Orte-Falconara. Purtroppo come sappiamo gli investimenti per questa opera tramite fondi del Pnrr non saranno sufficienti a realizzarla per intero, di fatto resteranno scoperte alcune tratte come quella tra Terni-Spoleto e Foligno-Fabriano. Questo non è un dettaglio considerando che il risultato previsto è che apporterà una riduzione di soli 15 minuti tra la capitale e l’Adriatico.
Il nodo qual è? Purtroppo in questo dibattito si sta ignorando come gli investimenti certi che arriveranno copiosi sulla ferrovia Roma-Pescara potrebbero rendere marginale la tratta ferroviaria che porta al mar Adriatico passando per l’Umbria.
La Orte-Falconara rischia di perdere la sua strategicità considerando che ad oggi l’unica vera certezza è che con i soldi in arrivo con il Pnrr verranno sviluppate principalmente opere che ricadono nella Regione Marche. Il fatto che si parli di inserire il raddoppio della Terni-Spoleto nel Piano Industriale 2022-2031 delle Ferrovie dello Stato è di per sé positivo ma non da nessuna garanzia concreta per lo sviluppo di questa opera ne sui tempi di realizzazione.
Per quanto riguarda la Roma-Pescara invece il risparmio al termine dei lavori finanziati dal Pnrr sarà di 80 minuti. Paradossalmente da Roma per arrivare ad Ancona si farebbe prima passando per Pescara. Inoltre il Piano Industriale 2022-2031 delle Ferrovie dello Stato prevede anche la velocizzazione della Linea Adriatica, Pescara-Ancona,
Anche in questa occasione abbiamo dimostrato la debolezza storica della nostra Regione ovvero quella di non essere capaci a fare squadra, preferendo la gloria personale, basata spesso sulla fuffa, rispetto al lavoro condiviso per il conseguimento dei veri risultati. Tanti annunci, progetti messi a terra pochi.