di Giovanni Cardarello
Cresce la preoccupazione tra gli allevatori della Valnerina per la diffusione della BT, acronimo di Bluetongue, la Lingua Blu. Parliamo del virus che sta colpendo, in modo significativo, gli allevamenti di ovini con ricadute sulla produzione di carne e latte. Giovedì 3 luglio il tema è stato al centro di un incontro svoltosi a Cascia, alla presenza dell’assessore regionale all’agricoltura Simona Meloni, del consigliere regionale Cristian Betti, dell’Unità operativa del servizio veterinario della Usl Umbria 2 e dei sindaci dei territori più coinvolti, ovvero Cascia, Norcia, Poggiodomo, Sant’Anatolia di Narco, Vallo di Nera e Monteleone di Spoleto.
Da segnalare che per la Usl2 2 era presente il dottor Luca Nicola Castiglione che, insieme ai veterinari, ha illustrato le attuali modalità di intervento e alcune tecniche per cercare di bloccare la diffusione del contagio. Nel corso dell’incontro i sindaci della Valnerina hanno espresso preoccupazione per la tenuta del comparto ovino, chiedendo interventi di sostegno alle aziende agricole colpite. La Regione Umbria dal canto suo, per voce dell’assessore Meloni, ha confermato l’impegno a rimborsare le spese per lo smaltimento delle carcasse e per le perdite dirette di animali.
Tuttavia, gli allevatori, hanno sottolineato l’esigenza di prevedere ulteriori misure per fronteggiare il mancato reddito legato alla riduzione della produzione. L’assessore Meloni al termine del confronto ha assicurato che raccoglierà le problematiche emerse facendosene portavoce in Regione. «Non possiamo permetterci di perdere i presìdi produttivi delle nostre aree interne – ha dichiarato Simona Meloni -. Significherebbe indebolire non solo l’economia agricola ma anche il tessuto sociale, la tenuta demografica e la vitalità turistica di intere comunità. Difendere questi territori significa proteggere l’Umbria più autentica. Sappiamo che uno dei nodi più critici – ha spiegato l’assessore – è legato ai mancati guadagni derivanti dalla perdita di produzione. Su questo, pur non esistendo strumenti regionali, porterò una richiesta ai tavoli nazionali: occorre attivare un fondo specifico, come accade in altri contesti di emergenza, perché chi lavora ogni giorno nelle aree rurali non venga lasciato solo».
«L’emergenza sanitaria negli allevamenti richiede attenzione e collaborazione – ha dichiarato il sindaco di Cascia, Mario De Carolis -. Ringraziamo la Regione per la disponibilità mostrata e riteniamo importante continuare a lavorare insieme, per mettere in campo strumenti che possano aiutare concretamente le aziende a superare questa fase critica. Il settore zootecnico rappresenta una risorsa importante per la Valnerina e merita il giusto supporto per tutelare lavoro, qualità e territorio».
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