Lucarelli, il ritorno: «Serve un patto di non belligeranza»

Conferenza stampa del mister dopo il ritorno a Terni e il pareggio ottenuto a Palermo. «Bandecchi a volte è diverso da come sembra»

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di Gianni Giardinieri

All’indomani della buona prestazione contro il Palermo, conferenza stampa di presentazione del ‘Lucarelli bis’, pronto a riprendere in mano la guida della formazione rossoverde. Insieme a lui il direttore sportivo Luca Leone. Di seguito le dichiarazioni dei due protagonisti:

Leone: «Sono particolarmente emozionato e anche un po’ stanco. Cristiano è stato un compagno di avventura importante in questi due anni e mezzo e ripresentarlo mi emoziona. Ringrazio anche mister Andreazzoli che ha fatto un ottimo lavoro in questi mesi qui a Terni. Ricominciamo con l’obiettivo di ottenere quello che ci siamo prefissati, cercando di ricreare serenità intorno alla squadra. Questa squadra a me e Cristiano è entrata nel cuore e mi sento di dire che dobbiamo fare qualcosa di più».

Lucarelli: «Torno perchè ho voglia di dare il mio contributo per raggiungere gli obiettivi di inizio anno. Dobbiamo però stare attenti perchè questa è una fase delicata. Tutti insieme ne usciremo. Non ho fatto compromessi nè ho dovuto chiarire alcunchè. Nessun riscatto e nessuna rivincita. Non sono riuscito a vedere tutte le partite perchè non ce la facevo. Ho visto il derby. So che i tifosi mi vogliono molto bene e non ho problemi a dire che contraccambio il sentimento. Dico la verità: mi é molto dispiaciuto che si sia creata questa frattura tra tifosi e società. Da fuori capivo che ci si stava incartando un po’ da soli. Mi preme dire che siccome quello che ci mette tutti d’accordo è la Ternana, il mio invito è quello di parlare in questi mesi solo di calcio. Sarebbe bene creare un patto di non belligeranza tra tutte le componenti». «Ho sentito il presidente solo ieri alle diciotto. Si è parlato solo di come avevo trovato i ragazzi da un punto di vista calcistico. Sicuramente i risultati sono la migliore medicina per ritrovare serenità. Alla squadra, non avendo potuto preparare la partita, ho ricordato i due anni e mezzo e chiesto soltanto di vedere una squadra giocare con testa, gambe e cuore. Domenica avremo una partita non semplice che ci dirà a quale obiettivo dobbiamo guardare. Giocheremo contro una squadra costruita per vincere il campionato, anche se al momento si ritrova in una posizione di classifica difficile. È una partita spartiacque, che dovremo giocare con la massima attenzione e concentrazione».

Leone: «La Guardia di finanza ha fatto il mercato di gennaio e con il presidente dopo queste parole non abbiamo più affrontato il discorso».

Lucarelli: «Ho lasciato una situazione in cui alcuni giocatori hanno fatto bene e altri meno. Mi riferivo a questo quando parlavo di ‘dinamiche interne’. Sono rimasto soddisfatto della voglia di vincere dimostrata dai ragazzi a Palermo. Nelle condizioni in cui eravamo, la loro risposta è stata soddisfacente e da lì dobbiamo ripartire. A volte però sono troppo tesi e questo non è positivo. Non sono preoccupato dal non segnare nei secondi tempi da metà ottobre. Ci vuole anche fortuna. L’importante è costruire occasioni. Io e il mio staff andavamo via dallo stadio alle 17, quindi abbiamo sempre lavorato molto. Ogni presidente ha persone che gli riportano delle cose. Resta da capire se le riportano in maniera corretta. Ho sentito la storia della ‘seconda letterina’ ma credo sia una provocazione, una sorta di dichiarazione goliardica. A volte Bandecchi dà un’immagine di sè che non è quella reale. Posso dire di essere stato con Bandecchi sempre autonomo. A Pisa mi ha detto di essere ‘testardo e bastian contrario’ e poi sono stato esonerato. Sono molto contento di quanto sta dimostrando Ghiringhelli, a proposito del fatto di concedere spazio anche ai giocatori che hanno meno minutaggio. Ringrazio Andreazzoli perchè è stato capace di tirarlo fuori da una situazione difficile e lo ha rilanciato».

Leone: «Spalluto poteva andare via anche ad agosto, Falletti doveva rientrare ad ottobre. Pensavamo di avere una rosa ampia. A questa squadra oggi manca il miglior Falletti. Celli era uno dei tre terzini sinistri e il primo giorno di mercato, senza sapere che Andreazzoli si sarebbe messo a tre, abbiamo pensato di mandarlo a giocare. Corrado stava facendo un ottimo campionato e Martella è il suo sostituto. Pettinari voleva giocare e andare altrove».

Lucarelli e Leone

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