Luisa e Michele, amore più forte del Covid

Città di Castello – Si sono sposati in Comune nonostante le restrizioni imposte: un matrimonio in ‘zona rossa’

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Un amore più forte del Covid. Luisa Costantini e Michele Mandrelli, entrambi 34enni, giovedì mattina si sono sposati in ‘zona rossa’: il matrimonio si è celebrato giovedì mattina in Comune a Città di Castello nonostante le restrizioni imposte dal lockdown. Il sindaco Luciano Bacchetta ha consegnato loro una copia della Costituzione.

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Una bella storia

Luisa e Michele, impiegata lei e metalmeccanico lui, si conoscono dalle elementari e sono fidanzati dal 2015: giovedì alle ore 11 in punto, come da protocollo, hanno varcato la porta della sala consiliare del consiglio comunale di Città di Castello e si sono presentati al cospetto dell’ufficiale di Stato Civile delegato dal sindaco Luciano Bacchetta, la consigliera comunale Tiziana Croci, coordinatrice infermieristica all’ospedale tifernate e amica di famiglia che ha celebrato il primo matrimonio in ‘zona rossa’ secondo le rigide restrizioni previste dall’ultimo Dpcm natalizio del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Accanto a loro solo i testimoni, Marta Costantini per la sposa e Tomas Ghezzi per lo sposo: parenti, amici non sono potuti entrare a causa delle ferree regole su distanziamento ed assembramenti. Niente riso lanciato all’uscita, ma tanta emozione e gioia comunque.

«Era destino»

«La nostra – hanno spiegato i due, genitori di Elia, di 3 anni e mezzo – è una storia semplice che ha avuto inizio ad ottobre 2015 quando casualmente ci siamo incontrati in centro storico usciti da due cene differenti: era destino probabilmente che quella sera le nostre vite si incrociassero. Noi già ci conoscevamo dalle elementari, andavamo in classe insieme. Ridendo e scherzando sul nostro passato però già allora probabilmente era nato qualcosa che ci faceva pensare al futuro: un segno del destino che oggi si è avverato. Oggi è la conclusione della nostra storia insieme a nostro figlio Elia ed oggi 24 dicembre vigilia di Natale c’è una sola famiglia a tutti gli effetti. Un mese fa quando abbiamo deciso di sposarci non immaginavamo certo che oggi ci sarebbero state queste restrizioni così rigide, ma con più convinzione e desiderio lo abbiamo fatto. Abbiamo scelto la vigilia di Natale – concludono Luisa e Michele – perché rappresenta la nascita, l’inizio di qualcosa di magico che è quello che ci auguriamo e che speriamo ci accompagnerà più a lungo possibile per tutta la vita. Abbiamo portato avanti questa scelta in questo periodo storico, marchiato dal Covid, dalla paura, dall’incertezza e proprio per questo siamo consapevoli che è importante non abbattersi mai a dimostrazione che tutto è possibile». Al termine della cerimonia ol sindaco Luciano Bacchetta, nel definire questa giornata «una bella giornata di speranza e rinascita» ha consegnato agli sposi una copia della Costituzione, «il faro che ci guida e vi guiderà sempre anche in queste situazioni così difficili che stiamo attraversando: siete esempio ed orgoglio per tutti noi».

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