MaMo: «La Perugia che cambia in meglio»

A dirlo, al vernissage della mostra dell’artista, venerdì pomeriggio è stato l’assessore Michele Fioroni. Successo di pubblico

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Può, l’inaugurazione di una mostra d’arte, diventare quasi un ‘manifesto’ programmatico di un’amministrazione comunale? Pare di sì, perché è quello che è successo venerdì al vernissage di ‘MaMo collection’, la mostra che raccoglie una serie di opere dell’artista perugino Massimiliano ‘MaMo’ Donnari e che resterà aperta fino al 21 dicembre alla Loggia dei Lanari di Perugia.

Il sindaco

Un ‘manifesto’ sintetizzato, nello splendido catalogo della mostra edito da Volumnia, dal messaggio di chiaro stampo ‘marinettiano’ del sindaco di Perugia Andrea Romizi: «Quante volte i sindaci scrivono parole di circostanza, belle, magari infiocchettate, ma senza voce viva. Questa volta mi sono preso anch’io il mio spazio di libertà e voglio infrangere la consuetudine per dire di getto come non sia soltanto la magnificenza della tradizione a fare grande una città come la nostra, ma anche la capacità di riaccendere fuochi di meraviglia nel presente, che poi significa gettare il cuore oltre l’ostacolo e costruire il futuro con coraggio».

«Crescere e migliorare»

E poi riproposto dall’assessore Giuseppe Fioroni, a cui è spettato il taglio del nastro della mostra: «Le creazioni di MaMo – ha detto – sono quello che la città si aspetta dai suoi rappresentanti migliori. Il mettere a disposizione un patrimonio di cultura, passione, creatività e fantasia, per contribuire alla crescita complessiva di una comunità che è questo che vuole fortemente: crescere e migliorare».

I nuovi orizzonti

Mentre Luca Tomìo, curatore della mostra, ha messo l’accento sulla «evidente e rimarchevole volontà dell’amministrazione locale – che ha patrocinato la mostra; ndr – di mandare un segnale chiaro: l’arte può e deve essere in grado di guardare oltre e cercare nuovi orizzonti creativi e stilistici, proprio come MaMo fa. E l’arte può essere fonte di ispirazione anche per chi questi nuovi orizzonti li vuole delineare per la città di Perugia».

La ‘Perugia che conta’

Ed ecco quindi che ‘MaMo Collection’ – al vernissage c’era tutta la Perugia ‘che conta’, ma anche tantissimi appassionati – può essere considerata molto altro che una mostra d’arte: perché l’Enzo Ferrari o il Gianni Agnelli ‘riletti’ dall’artista, l’ET o la regina Elisabetta interpretati in chiave personale, il Leonardo da Vinci alla Cascata delle Marmore («interpretati con vigore immaginifico: tableaux-vivants salutati in un crescendo di apprezzamenti», dice il professor Fabio Marcelli, dell’Università di Perugia), diventano un messaggio quasi profetico: cercare di vedere, e non solo di guardare, cosa si cela oltre l’apparenza e soprattutto quali strade cercare per, come dice ancora Tomìo, «le infinite strade possibili per elevarci dalle caverne alle stelle».

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