Messa senza guanti: «Tutti in isolamento»

Marsciano, provvedimento del sindaco dopo che il video della celebrazione della domenica delle Palme aveva destato scalpore

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di P.C.

Sull’onda dell’eco mediatica che ha accompagnato la messa delle Palme celebrata domenica mattina in località Ammeto con la presenza di qualche persona più del consentito, arriva nella tarda serata di lunedì un drastico provvedimento da parte del sindaco di Marsciano Francesca Mele: «14 giorni di ‘quarantena’, da passare nel proprio domicilio». Così recita l’avviso pubblicato sui social del Comune di Marsciano. In realtà, molto più banalmente, si tratta di isolamento a scopo precauzionale. Non risultano infatti ad oggi casi di positività acclarata o sospetta fra i partecipanti a quella funzione, fatta per essere trasmessa in streaming e diventata troppo ‘trafficata’ nel corso della celebrazione. Il video con le 7 persone che fanno la comunione senza che nessuno indossi guanti né mascherina ha destato indignazione sui social.

Il video della messa di Ammeto: comunione senza guanti

Marsciano, il video con le sette comunioni

L’ordinanza

E dopo l’immediata condanna pubblica, arrivata a caldo domenica sera con l’annuncio della segnalazione alle forze dell’ordine, arriva ora anche il provvedimento del primo cittadino. Il provvedimento è stato firmato nel pomeriggio di lunedì dal sindaco Mele e la notifica alle 14 persone presenti in chiesa (5 sull’altare come celebranti, 7 fra operatori tv, coristi, organisti e lettori, più due o tre collaboratori parrocchiali ‘imbucati’, entrati non dall’ingresso principale, ma dalla porta della sacrestia lasciata superficialmente aperta, per stessa ammissione di Don Andrea Rossi, che ne ha parlato a umbriaon.it). Per loro, l’ordinanza attiva – in via cautelativa e preventiva – un isolamento domiciliare contumaciale. Non perché qualcuno di loro fosse positivo o si sospetta fosse positivo, ma sulla base di una ipotesi di possibile contagio.

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Le motivazioni

«Il provvedimento del Comune interviene allo scopo di prevenire eventuali e ulteriori rischi di propagazione del contagio da Covid-19 che il comportamento tenuto all’interno della chiesa determina, vista la presenza di un assembramento di persone e la mancanza del rispetto, anche da parte degli officianti la cerimonia, delle norme sul distanziamento sociale oltre che l’assenza, per la quasi totalità dei presenti, di dispositivi di protezione individuale», scrive la Mele, esponente della Lega, partito il cui leader Matteo Salvini aveva fra l’altro proposto l’apertura ai fedeli delle celebrazioni pasquali.

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Segnalazione alle forze dell’ordine

«Quanto accaduto, peraltro, è fin da subito stato segnalato alle forze dell’ordine che, una volta accertate eventuali responsabilità, provvederanno all’emissione delle relative sanzioni a norma di legge», recita la nota, cosa peraltro già annunciata dal sindaco a caldo, con un post facebook. Responsabilità a cui Don Andrea, che si è detto sorpreso di questo clamore, ha detto di non volersi sottrarre.

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Mele: «Sto solo tutelando la salute pubblica»

«Il nostro solo obiettivo – spiega il sindaco Francesca Mele – è tutelare la salute pubblica, compresa quella delle persone che ieri, contravvenendo alle norme vigenti in questa fase emergenziale di pandemia, hanno partecipato alla funzione religiosa presso la parrocchia dell’Ammeto. Un gesto verso il quale non possiamo che ribadire la ferma condanna e di fronte al quale ho inteso emettere questo provvedimento di isolamento che interviene tempestivamente per arginare eventuali problemi. Ci auguriamo – conclude il sindaco – che questa vicenda, nella sua gravità, possa rappresentare un ulteriore occasione di sensibilizzazione per tutti i cittadini sia sul fatto che il Comune continuerà ad agire con rigore nelle attività di controllo sia circa la necessità di rispettare quelle semplici regole che sono l’unica arma a nostra disposizione per contrastare questa pandemia e tornare il prima possibile al nostro lavoro, alle nostre relazioni e a forme di socialità di nuovo appaganti».

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Intanto a Spina riapre l’ufficio postale

Nella stessa giornata di lunedì, Poste Italiane ha avvisato che a partire da martedì 7 aprile, riaprirà, a giorni alterni, l’ufficio postale di Spina. Ecco giorni e orari: il martedì e il giovedì (ore 08.20 – 13.45), il sabato (ore 08.20 – 12.45). L’ufficio di Marsciano è aperto tutte le mattine, dal lunedì al sabato dalle 08.20 alle 13.35 (ad eccezione del sabato quando chiude un’ora prima, alle 12.35). A Castiglione della Valle è in funzione il Postamat. Una questione su cui a lungo il sindaco si era speso in queste settimane, lamentando la chiusura degli uffici periferici. In proposito, nel dare notizia dell’apertura, il Comune – in una nota – «raccomanda a tutti gli utenti di accedere ai servizi rispettando sempre il distanziamento di almeno un metro dalle altre persone». Altrimenti, potrebbe arrivare l’isolamento anche per tutti quelli che vanno alle poste.

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