«Mai avrei pensato di essere costretto ad abbandonare il partito in cui ho sempre militato. Da anni faccio politica di miltanza, in maniera attiva dal 2009, e ciò mi addolora molto. Esco da Fratelli d’Italia, dal gruppo consiliare». Orlando Masselli non è riuscito a ‘digerire’ l’ingresso di Alternativa Popolare, il partito del sindaco Stefano Bandecchi, nella coalizione di centrodestra a seguito dell’intesa sottoscritta a livello nazionale. E ha deciso di lasciare FdI ed entrare nel gruppo misto del consiglio comunale di Terni.
«Continuerò a fare politica attiva per il futuro di Terni. Non mi aspettavo che qualcuno mi chiedesse di rinnegare il mandato elettorale ricevuto al secondo turno di ballottaggio da oltre 16 mila ternani. Il modo di amministrare della giunta Bandecchi, questo sistema, a me non piace. L’ho combattuto nel gruppo di FdI: ringrazio i colleghi consiglieri e faccio un plauso (c’è del sarcasmo, ndR) a chi ha il coraggio e anche la faccia di restare dove è, dopo che qualcuno gli ha chiesto di rinnegare le scelte del mandato elettorale».
«Alleanza elettorale per governare la Regione ma in minoranza in consiglio comunale – prosegue Masselli -, un percorso inverosimile. Oggi ricomincio da capo e lo faccio nell’interesse dei cittadini, dei miei elettori. D’altronde già nel 2012 uscimmo dal Pdl per fondare FdI e ci sono stati tempi in cui eravamo condannati a numeri che si contavano sul palmo di una mano. Il simbolo di FdI ora sparirà dai miei profili social, da Whatsapp. Non nascondo l’emozione, soprattutto di ieri al coordinamento provinciale del partito dove ho anche versato lacrime».
«Chi dice che ho agito di impulso si sbaglia: ho ragionato e voglio tutelare la dignità di chi ha creduto in me. Al termine del mio mandato da consigliere mi vedo ancora in politica. Intanto non so se il mandato durerà cinque anni, non mi pare così stabile questa amministrazione anche se con questa alleanza potrebbe arrivare fino al termine naturale. E io farò altri tre anni e mezzo di opposizione, pensando anche ad un progetto per questa città. Anche la consigliera Cinzia Fabrizi al coordinamento provinciale di FdI ha annunciato la sua uscita dal gruppo, poi spetterà a lei compiere i propri passi».
Poi sulla sua candidatura a sindaco di Terni, con sconfitta al ballottaggio del maggio 2023: «Ricordo a tutti che Bandecchi nel novembre 2022 si era candidato contro Latini, reo di essere il sindaco di una città dove voleva realizzare clinica e stadio e la Regione gli aveva detto di ‘no’. Latini per me era il migliore candidato possibile ma il suo partito non lo ha voluto riconfermare: negli equilbri nazionali è stato poi deciso di convergere su di me. E ho fatto ciò che il partito mi ha chiesto, l’ho fatto con piacere. Forse l’errore è stato pensare che l’elettorato ti segua nonostante tutto, e poi c’è stato il ‘fenomeno Bandecchi’ che ha spiazzato tutti».
«Avrò ricevuto almeno 300 messaggi, anche di persone di cui non ho il numero di telefono e che mi dicono che c’è bisogno di coerenza nella politica. Penso di aver agito con coerenza e loro mi danno lo sprone a proseguire così. Poi può darsi che stia sbagliando io. Ma non mi ritrovo proprio in questo progetto, in questa alleanza».