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«Domenica mattina ho deciso di fare una passeggiata lungo la strada di Sant’Erasmo, quella che dall’abitato di Cesi conduce appunto a Sant’Erasmo, all’osservatorio e alla montagna cesana. Bel panorama, natura, boschi e aria pulita. Ma anche delle situazioni indegne che è doveroso rimaarcare. Per dare la misura dell’inciviltà delle persone e sollecitare interventi da parte di chi può effettuarli».
A parlare è un cittadino ternano, residente nella zona di Cesi. Che descrive passo passo le cose – brutte – in cui si è imbattuto: «All’altezza di un tornante c’è un materasso aperto e ‘a disposizione’ di tutti. Mi risulta peraltro che sia lì da qualche giorno, prima era chiuso con uno spago, ora bello disteso nel caso in cui qualcuno voglia riposare…».
«Salendo lungo la strada da poco rimessa a nuovo e quindi riaperta – prosegue -, oltre ai ‘classici’ rifiuti di ogni tipo, ma quelli c’erano anche prima, ho trovato diversi segnali stradali letteralmente abbattutti, sradicati e gettati in mezzo alla vegetazione. Ma è normale?».
«Questo degrado – spiega il cittadino – unito allo spaccio di droga h24 nella zona di San Biagio, ai furti messi a segno e tentati – prima di Natale ce ne sono stati diversi in giorni consecutivi, seguiti da esposti alla questura e alla procura di Terni – mi fa pensare che accanto gli ainvestimenti da Pnrr, a ‘Cesi borgo fra i più belli d’Italia’ e così dicendo, ci sia una realtà che accomuna tutte le periferie. Trascuratezza, abbandono, passi indietro sul piano della qualità della vita. Peraltro sotto gli occhi di tutti, a me è bastata una camminata di mezz’ora».