Torna come ogni anno, nella giornata del 3 ottobre, l’occasione per ricordare la tragedia di Lampedusa del 2013, quando a causa di un naufragio morirono nelle acque del mar Mediterraneo 368 migranti. Un appuntamento che, nel 2020, a causa delle difficoltà organizzative legate alla pandemia, a Terni non si terrà concretamente, anche se la memoria è comunque tenuta alta simbolicamente dalle varie comunità straniere ed etnie della provincia.
Il messaggio
Le associazioni Namaste, Al Huda, Royal Internationational, l’Arcobaleno e il Mare e Nuovi Orizzonti, infatti tramite questo evento oltre che «mandare un messaggio di pace vogliono anche ricordare le vittime che in mare hanno perso la loro vita per trovare, appunto, la pace». «Si vuole dunque dare continuità – scrivono – a questo piccolo evento, portatore però di un significato molto profondo nonostante lo smarrimento che sta creando l’attuale pandemia che ha colpito il mondo intero. Non si vuole, dunque, dimenticare la solidarietà e la vicinanza soprattutto nei confronti di quei Paesi che maggiormente stanno subendo le conseguenze di questa crisi umanitaria che si è aggiunta a quelle già esistenti fino a pochi mesi fa».