L’Umbria è la seconda regione in Italia per molestie sul lavoro contro le donne. La prima se si considera l’extra lavoro. Nel territorio regionale in 33 mila – tra i 15 ed i 70 anni – ne hanno almeno subita durante la vita lavorativa: è il quadro della Camera di commercio sulla base del rapporto Istat ‘Le molestie: vittime e contesto’ per le annualità 2022 e 2023.
In Umbria il 16° delle donne è stato dunque molestata almeno una volta, contro il 12,5% del dato nazionale: «Oltre 13 mila, nella regione, le donne molestate fuori dal lavoro e circa 15 mila quelle molestate verbalmente sul luogo di lavoro», viene sottolineato. A parlarne è il presidente della Camera di commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni: «Il fenomeno delle molestie – di qualsiasi tipo esse siano – contro le donne vede l’Umbria non posizionata bene a livello nazionale nel rapporto dell’Istat, con cifre più alte della media, anche se si evidenzia un netto miglioramento della situazione, in Italia come anche nella nostra regione. L’Ente camerale è impegnato nella battaglia di sensibilizzazione contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro, che si vince con la formazione di imprenditori e lavoratori, su cui siamo molto attivi».
Il report dell’Istat – a livello generale – rileva che sono vittime di molestie sul lavoro in particolare i giovani (sia donne sia uomini) entrati da poco nel mercato del lavoro: 12% tra i 15-24enni e 10,8% dei 25-34enni. «Le molestie sul lavoro colpiscono prevalentemente le giovani donne, 21,2% nella fascia di età compresa tra i 15 e i 24 anni, contro il 4,8% dei coetanei uomini; di poco inferiore è l’incidenza percentuale delle donne di età compresa tra i 25 e i 34 anni (18,9%, rispetto al 3,7% degli uomini)». Nel corso della vita il 12,1% delle donne e l’1,8% degli uomini subiscono offese attraverso sguardi inappropriati e lascivi che mettono a disagio, la proposta di immagini o foto dal contenuto esplicitamente sessuale che offendono, umiliano o intimidiscono, scherzi osceni di natura sessuale o commenti offensivi sul corpo o sulla vita privata. In altri casi subiscono avances inappropriate, umilianti oppure offensive sui social, o ricevono email o messaggi sessualmente espliciti e inappropriati.
L’Umbria? «La stima è di circa 15 mila donne vittime nei tre anni precedenti il biennio 2022-2023, in netto miglioramento rispetto oltre 24mila del biennio precedente l’indagine 2015-2016». Fuori dal lavoro invece l’Umbria è prima in Italia con il 10,5% e più di 13 mila donne vittime. Vale a dire oltre una su dieci in generale.