Montecastrilli, si torna a parlare di Taric: «Più alta che altrove. C’è molto da chiarire»

Il consigliere di minoranza Mancini ha presentato una mozione chiedendo di fare luce su diversi aspetti

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Si torna a parlare di Taric (la tariffa rifiuti corrispettiva) in quel di Montecastrilli, a seguito della mozione presentata in consiglio comunale dal consigliere di minoranza Carlo Mancini, anche alla luce dei dati 2022 che indicano una tariffa sensibilmente più alta anche rispetto ad altri comuni della zona, come Acquasparta, con conseguenze significative per tanti privati. «Come gruppo di minoranza – spiega Mancini – avevo presentato in consiglio comunale un emendamento teso a modificare il peso della ripartizione tra le utenze domestiche e non domestiche, nel nostro comune molto sbilanciato con evidente danno per le famiglie».

Le questioni

La mozione del consigliere chiede di fare luce su diversi aspetti relativi al servizio rifiuti. In particolare, «le evidenti ed assolutamente anomale differenze nei costi tra Comuni simili, in questo il confronto tra Montecastrilli, Acquasparta e Sangemini è veramente lampante. Vi è una differenza di più di 200 mila euro a danno di Montecastrilli che per abitanti, territorio e numero utenze è molto simile agli altri due». Altro punto è «la verifica degli adempimenti contrattuali del soggetto gestore in merito allo spazzamento, con attenzione soprattutto ai centri storici che appaiono molto trascurati». Poi c’è il tema dell’anagrafe delle utenze e quindi «la coerenza nell’assegnazione dei contenitori, fattore determinante nella tariffazione visto che da questi dipende in larga misura la distribuzione del carico ai vari utenti». Infine, come detto, la ripartizione dei costi fra le utenze domestiche e nNon domestiche. «Questi aspetti – osserva Carlo Mancini – meriterebbero di essere approfonditi non solo a Montecastrilli, visto che sono francamente molto poco trasparenti in generale. Da noi in modo più importante visto che siamo il comune con la tariffa più alta, o tra le più alte, della provincia».

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