MotoGp, caos Ducati in Spagna: Dovizioso attacca Petrucci

Qualifiche al Ciudad del motor de Aragón: il ternano partirà 8°, il compagno di team 13°. Che non la prende bene: «Deluso a livello umano»

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C’è l’8° piazza in qualifica per Danilo Petrucci sul circuito di Alcañiz, al Ciudad del motor de Aragón. Il pilota di Terni partirà dunque dalla terza fila domenica pomeriggio sul circuito spagnolo: il ducatista umbro si era qualificato all’ultimo atto del sabato grazie al buon tempo ottenuto in Q1, mentre nella Q2 ha chiuso a otto decimi dal leader Fabio Quartararo. Accanto al francese ci saranno Maverick Viñales e Cal Crutchlow. Solo 13° il compagno di team Andrea Dovizioso. Da segnalare l’ostacolo inatteso in settimana per il 9: la puntura di un calabrone, come testimoniano le stesse foto pubblicate da Petrucci stesso. Intanto in casa Ducati c’è aria di burrasca.

Petrucci con Dovizioso

Dovizioso attacca Petrucci: «Delusione umana»

Il pilota forlivese è in lotta per il mondiale e il nervosismo sale. Nel mirino ci finisce proprio Petrux: «Mi sono arrabbiato – le parole riportate da La Gazzetta dello Sport – perché è un weekend difficile, ma con la doppia media avevo trovato un buon passo per la gara, e poi in Q2 non ho fatto un bel giro e potevo essere più veloce, ma non credo che Petrucci abbia fatto la cosa giusta. Mi ha seguito e fatto il tempo ed essendo entrambi della Ducati, per la relazione che abbiamo e con me in lotta per il titolo, non mi è parsa una mossa saggia. Io non ho chiesto aiuto ad alcuno: lui è stato dietro di me il primo giro, ma se poi lo fai anche con la seconda gomma. Non c’è bisogno di un intervento della Ducati, ma di usare il cervello e pensare in modo intelligente. Non abbiamo bisogno di una strategia, ma di più velocità: con una persona intelligente come Danilo non c’era bisogno che la Ducati parlasse: se usi la testa ti comporti in un modo, se pensi solo a guidare fai quello che ha fatto lui. Il problema è che domani parto 13°, non avere rapporti non buoni con una persona: se fai volontariamente del bene perché ci tieni, poi ci vuole una certa intelligenza a comportarsi. I comportamenti li valuti in base a quello che succede: Danilo non mi è piaciuto e non è la prima volata. È una delusione a livello umano».

Danilo Petrucci ad Alcañiz

La versione del ternano

Petrucci ovviamente non concorda: «Mi dispiace che Dovizioso non sia riuscito a passare la Q1, ma non abbiamo ricevuto alcun ordine. Io ho usato le mie armi: qui ho una moto che paga 10 km/h sul dritto, mi serviva una scia e mi spiace che me l’abbia data proprio Andrea. Noi però facciamo la nostra gara altrimenti dovrei rispondere a domande sul perché sono lento. Non c’erano accordi, non ci siamo parlati, io e Dovizioso, prima della qualifica e ripeto che mi spiace, ma ognuno fa la sua gara. Nel 2019 correvo per la Ducati, poi a inizio 2020 sono stato mandato via dalla squadra e corro per me: è ovvio che se riceverò delle indicazioni dalla squadra da qui a fine stagione le rispetterò, ma non ne ho avute e io devo dare il meglio per me. È un peccato correre solo per se stessi? Lo è anche l’essere stati scaricati prima di inizio stagione».

Ciabatti, ds Ducati

«No ordini di scuderia»

Chiaro il direttore sportivo della Ducati nel commentare l’accaduto: «Non esistono ordini di scuderia, non potevamo dire nulla agli altri piloti come Miller che stava facendo un giro da solo. Andrea ci è rimasto male, lo ha anche espresso. Non si aspettava che Danilo si mettesse dietro. Andrea non voleva una strategia, ma tutti i piloti sono egoisti – l’analisi – e in questo caso Danilo lo è stato, con Miller che poi ha tolto il secondo posto a Dovizioso».

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