Mentre Danilo Petrucci, il motociclista ternano, combatteva per conquistare un ottimo sesto posto nel Gran Premio della Malesia di MotoGp, davanti succedeva di tutto, con il ‘testa a testa’ tra Valentino Rossi e Marc Marquez, culminato con la caduta del secondo e la penalizzazione dell’italiano, che nel decisivo Gran Premio di Valencia dovrà partire dall’ultima fila della griglia. E si registra un commento interessante.
«Conta solo vincere» A parlare, con l’agenzia Ansa, è stato Arnaldo Antonelli, padre di Andrea il 25enne pilota umbro morto il 21 luglio 2013 a causa di un incidente in una gara di Supersport sul circuito di Mosca: «C’è un’intensa preparazione, anche psicologica, alla gara, ma poi alla fine qualcosa sfugge alla mente. E’ l’essere pilota: per loro una volta tirata giù la visiera del casco conta solo vincere». Antonelli non ha voluto giudicare il contatto tra Valentino Rossi e Marc Marquez, ma secondo lui «l’errore del ‘dottore’ è stato essersi girato e avere alzato il braccio verso lo spagnolo».
L’analisi Il papà dello sfortunato pilota, che è un insegnante ed è molto attento alle implicazioni psicologiche nello sport, ha commentato così: «Quando si abbassa la visiera, salta tutto quanto il pilota aveva previsto nella sua testa. In questo caso temo che Rossi sia caduto in quello che voleva lo spagnolo. Ho visto Marquez frenare prima in curva, ho visto sorpassi all’esterno che per loro sono segno di sfida. Però il motociclismo è questo. Con Andrea ho visto piloti rallentare a 300 all’ora per farsi tamponare, li ho visti cercare di toccarsi il freno, cose che solo l’agonismo ti porta a fare».
Il timore Arnaldo Antonelli, che ha rivelato all’Ansa di essere tornato «per la prima volta» a seguire un gran premio di MotoGp sul divano di casa a Castiglione del Lago, dopo la morte del figlio – «perché era lì che lo facevo con Andrea» – ha riservato qualche parola anche alla gara finale di Valencia: «Quello – ha detto – è un kartodromo dove la gente vede tutto e urla. Può essere una gara bellissima, ma anche tanto pericolosa».