Narni, puzze e acidi: diffida dell’Arpa

Setras, i risultati del monitoraggio: «Concentrazioni anomale di acido cloridrico, ma non configurano problemi tossicologici». Tramini (M5S): «Serve soluzione immediata»

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«I quantitativi rilevati non configurano problemi tossicologici ma sicuramente individuano un associazione di concentrazioni anomale di HCl in concomitanza dei fenomeni odorigeni segnalati, compatibili con il tipo di sostanze trattate dall’impianto Setras e che possono giustificare fenomeni di disturbo/irritativi di persone particolarmente sensibili». Si conclude così il rapporto di Arpa Umbria – documento a firma Marco Pompei, responsabile servizio aria – in merito alle segnalazioni giunte nell’area di Narni Scalo nelle ultime settimane: a pubblicare la documentazione è Luca Tramini del M5S. C’è la diffida.

IL REPORTO DELL’ARPA: RISULTATI

Il risultato del monitoraggio, l’acido cloridrico

Nel documento dell’Arpa – il lavoro è stato svolto dal 9 al 27 luglio con un mezzo mobile e radiello dopo le segnalazioni di cattivi di odori – viene evidenziato che i dati rilevati con il primo strumento «sono in linea con quelli nella postazione della rete regionale, con valori leggermente più alti dei parametri da traffico  rilevati dal mezzo mobile, giustificati dalla presenza del parcheggio della concessionaria e la vicinanza alla strada». Per quel che concerne il secondo caso, «tra i parametri considerati è emerso un valore di acido cloridrico di 15 µg/m3 (0.015 mg/m3) che essendo mediato in un periodo di cinque giorni necessitava di un approfondimento analitico nei momenti in cui si avvertivano i cattivi odori. Per questo motivo si sono effettuati dei prelievi con comando a distanza con sacche in tedlar che però dati i bassi quantitativi di aria prelevata (circa 9 litri) non  ha permesso una precisa individuazione delle concentrazioni presenti; per cui successivamente con lo stesso meccanismo è stato prelevato un campione con gorgogliamento direttamente nella soluzione di assorbimento con impingher. Il risultato questa volta è stato positivo con l’individuazione precisa di una concentrazione di 0.156 mg/m3».

LA DIFFIDA DELL’ARPA

IL BLITZ DI CARABINIERI E VIGILI DEL FUOCO

Il responso e la diffida

L’Arpa evidenzia che «la normativa sulla qualità dell’aria non contempla un limite in aria per l’acido cloridrico. Quella di igiene del lavoro contempla questo parametro e ne individua limiti di esposizione». L’agenzia regionale per la protezione ambientale, dopo aver tirato in ballo anche una normativa statunitense, spiega che «i quantitativi rilevati pertanto non configurano problemi tossicologici ma sicuramente individuano un associazione di concentrazioni anomale di HCl in concomitanza dei fenomeni odorigeni segnalati compatibili con il tipo di sostanze trattate dall’impianto Setras e che possono giustificare fenomeni di disturbo/irritativi di persone particolarmente sensibili». Successivamente al Comune di Narni è stato inviato un documento nel quale viene fatta leva sul riscontro di «presenza in atmosfera di acidi inorganici in concomitanza dei fenomeni odorigeni segnalati, sia pure in concentrazioni inferiori ai limiti di esposizione alla popolazione suggeriti dalla letteratura in materia, a cui si fa riferimento data l’assenza di specifica normativa nazionale. La presenza di acido cloridrico (HCl) aerodisperso è compatibile con il tipo di sostanze trattate dall’impianto della ditta Setras Servizi srl e, seppur presente in basse concentrazioni, può giustificare fenomeni di disturbo/irritativi in persone particolarmente sensibili». L’Agenzia ha richiesto un provvedimento di diffida.

LA SETRAS SI DIFENDE: «SIAMO IN REGOLA»

Tramini: «Serve intervento incisivo autorità»

Il capogruppo del M5S a Narni, analizzata la sostanza di cui si parla, chiede di procedere: «Crediamo, visto il tipo di acido che viene rilasciato nell’ambiente, e visto cosa stanno respirando oramai da mesi i cittadini narnesi, anche se in basse concentrazioni e senza diretti ‘problemi tossicologici’ alla cittadinanza, serva alla luce di ciò più che mai un intervento incisivo da parte delle autorità competenti. L’assenza di una normativa che regolamenta questo tipo di emissioni non può essere una scusante per non attivarsi o non risolvere questo problema, noi chiediamo semplicemente il rispetto del territorio e della popolazione narnese, e lo chiediamo anche e soprattutto alla stessa Setras, la quale farebbe un importante atto di responsabilizzazione e di ‘buon vicinato’, investendo risorse importanti ed attivandosi al meglio per far cessare tutto ciò. Oramai sono mesi che i cittadini stanno chiedendo aiuto e denunciando i problemi di natura olfattiva ma anche, e soprattutto alla luce degli ultimi dati, i comprensibili disturbi e irritazioni alle vie respiratorie, come anche dimostrato dal fatto che alcuni cittadini si sono recati nei giorni passati al pronto soccorso. Oramai servono solo soluzioni immediate per far cessare queste problematiche».

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