Narni, per la Covestro vendita entro l’anno

L’ad Rosa ha spiegato i dettagli della cessione durante l’inaugurazione dell’ampliamento del sito: «Sono ottimista sul futuro, investimenti confermati». La Marini: «Vigileremo»

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di F.L

Ad anticipare la notizia erano stati nei giorni scorsi i sindacati, preoccupati sulle sorti del sito narnese, mercoledì pomeriggio la conferma ufficiale per voce dell’ad di Covestro spa e direttore dello stabilimento, Rodolfo Rosa: l’azienda di Nera Montoro – ex Bayer – è in vendita, come tutta la divisione europea specializzata nella produzione di lastre alveolari in policarbonato, di cui fa parte. Una decisione che però non sembra al momento turbare il management italiano, e con esso le istituzioni.

L’occasione per l’annuncio, e soprattutto per chiarirne i contorni e rassicurare sul futuro, si è presentata nel corso dell’inaugurazione della nuova palazzina degli uffici – recentemente dotati anche di una struttura commerciale – che si è tenuta in sede mercoledì pomeriggio. Una cerimonia a cui hanno preso parte anche il rappresentante di Covestro in Italia, Mario Ceribelli, il responsabile commerciale lastre in policarbonato-Europa, Ralf Gehring e, tra le autorità, la presidente della Regione, Catiuscia Marini, il suo vice Fabio Paparelli, il sindaco Francesco De Rebotti, e i presidenti di Confindustria Umbria e Terni, Antonio Alunni e Giammarco Urbani.

L’INTERVISTA A RODOLFO ROSA – IL VIDEO

I passaggi Davanti al parterre, all’ingegner Rosa è spettato il compito di spiegare le prossime evoluzioni, alla luce della decisione del gruppo Covestro, a livello mondiale, di abbandonare il business delle lastre, in quanto ritenuto meno strategico e di focalizzare le proprie risorse verso altre attività chiave. Da qui la scelta della vendita, già avvenuta, del business degli Stati Uniti a Plaskolite, cessione contestuale alla preparazione di una procedura di offerta separata per gli asset europei.

Il processo partirà nei prossimi mesi, presumibilmente durante l’estate e dovrebbe durare 6-9 mesi. Nella seconda parte dell’anno si dovrebbe conoscere il nome della nuova proprietà, che – si è detto certo Rosa – «darà ulteriore competitività rispetto a quella che già abbiamo». «Al momento – ha aggiunto – non siamo in grado di dare altre informazioni, ma siamo molto ottimisti sul risultato finale dell’operazione. Già in passato ci sono state delle manifestazioni d’interesse e ci saranno perché già avvertiamo dei rumors. Sono quindi convinto che il processo andrà a buon fine e che il futuro sarà ancora migliore».

Le rassicurazioni Anche perché – ha tenuto ancora a sottolineare l’ad di Covestro spa – nonostante sia prossimo all’uscita da Nera Montoro (dove lavorano un’ottantina di persone e nel 2016 si è raggiunto un fatturato di 48 milioni di euro, in leggera flessione nel 2017) il gruppo non sta smobilitando. «Verrà garantita a tutti gli effetti la continuità operativa e saranno mantenuti anche nel 2018 gli investimenti previsti, che già negli ultimi due anni hanno raggiunto i 3 milioni di euro, il 20% dei quali nella sicurezza» ha detto Rosa. Che è quindi fiducioso, nonostante i timori espressi dai sindacati.

Sindacati che, come promesso, mercoledì non hanno partecipato all’inaugurazione, in polemica con l’azienda, ma giovedì è previsto un incontro con il management. Intanto ieri, nel corso del suo intervento, la presidente Marini ha assicurato che le istituzioni «seguiranno con attenzione l’evolversi della vicenda, cercando di raccogliere tutte le informazioni utili. Ci aspettiamo soggetti economici con capacità di investimento e penetrazione sul mercato e che credano in questo impianto produttivo, rafforzato in questi ultimi anni».

Il commento della presidente «La presenza di questa grande azienda è importante per il territorio – ha detto ancora la Marini – e l’inaugurazione di oggi con l’introduzione del nuovo modello organizzativo/gestionale e la realizzazione della nuova palazzina con investimenti nell’ambito di industria 4.0, rappresentano un elemento di fiducia su questo stabilimento e sulla sua capacità produttiva». La presidente ha quindi messo in evidenza che l’inaugurazione della nuova palazzina «assume un significato anche nell’ottica delle sfide che si aprono per quest’anno di avvio di nuove prospettive di assetto proprietario della fabbrica».

La formazione «Per noi – ha aggiunto – la ripresa significativa degli investimenti anche nelle imprese della chimica dell’area di Nera Montoro, è un elemento di grande fiducia per l’economia di questo territorio e di tutta l’Umbria e costituisce l’occasione per sostenere lo sforzo che viene fatto negli investimenti anche per favorire nuova occupazione». La presidente ha ricordato come Covestro in questi anni abbia investito molto anche «sulla formazione professionale e in stretta collaborazione con le istituzioni scolastiche, abbia contribuito all’inserimento lavorativo dei giovani diplomati e laureati».

La curiosità In attesa degli sviluppi sugli assetti proprietari, intanto dall’azienda di Nera Montoro sono partiti 70 camion in direzione Mosca: con le lastre prodotte da Covestro è stata infatti realizzata la copertura dello stadio Luzhniki della capitale russa, dove il 15 luglio si svolgerà la finale dei Mondiali di calcio 2018. La nazionale azzurra non ci sarà sicuramente in campo, ma un pezzo d’Italia – e di Umbria – sì.

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