‘Ndrangheta a Perugia, confisca da 230 mila euro

L’indagine di Guardia di finanza e Dda di Catanzaro ha colpito un soggetto detenuto a Benevento, già residente nel capoluogo

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Le Fiamme Gialle del comando provinciale di Perugia, sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, hanno recentemente dato esecuzione ad un provvedimento con il quale è stata disposta l’applicazione della misura di prevenzione della confisca nei confronti di un soggetto calabrese (già residente, in passato, a Perugia), attualmente detenuto a Benevento per il reato di associazione per delinquere di stampo mafioso.

L’indagine

«L’attività – spiega la Guarda di finanza di Perugia – trae origine da una complessa indagine svolta dal Gico (Gruppo investigazione criminalità organizzata) del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Perugia, che ha permesso di ricostruire minuziosamente la posizione patrimoniale del soggetto, rilevando evidenti sproporzioni tra i redditi conseguiti in maniera lecita e i beni in possesso dell’indagato, il cui ‘curriculum’ evidenzia il coinvolgimento, fra l’altro, nel traffico di sostanze stupefacenti effettuato all’interno della provincia di Perugia».

La confisca

«L’importanza del ruolo ricoperto dal soggetto all’interno della ‘ndrangheta è mersa anche nell’ambito dell’operazione ‘Stige’ della Dda di Catanzaro – proseguono le Fiamme Gialle -, dalla quale risulta che all’uomo erano state demandate, per conto della cosca Farao-Marincola, funzioni di controllo del porto, della flotta peschereccia e delle infrastrutture portuali di Cirò Marina (Crotone)». È di 230 mila euro il valore dei beni confiscati, tra cui un immobile, un veicolo e diverse disponibilità bancarie. «Il soggetto, riconosciuto ‘socialmente pericoloso’ ai sensi della normativa antimafia, sarà sottoposto, al termine della carcerazione, alla misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per la durata di 4 anni, recentemente confermata dalla corte d’appello di Catanzaro che ha rigettato il ricorso dell’uomo».

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