Le Fiamme Gialle del comando provinciale di Perugia, sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, hanno recentemente dato esecuzione ad un provvedimento con il quale ĆØ stata disposta lāapplicazione della misura di prevenzione della confisca nei confronti di un soggetto calabrese (giĆ residente, in passato, a Perugia), attualmente detenuto a Benevento per il reato di associazione per delinquere di stampo mafioso.
L’indagine
Ā«LāattivitĆ – spiega la Guarda di finanza di Perugia – trae origine da una complessa indagine svolta dal Gico (Gruppo investigazione criminalitĆ organizzata) del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Perugia, che ha permesso di ricostruire minuziosamente la posizione patrimoniale del soggetto, rilevando evidenti sproporzioni tra i redditi conseguiti in maniera lecita e i beni in possesso dellāindagato, il cui ‘curriculum’ evidenzia il coinvolgimento, fra lāaltro, nel traffico di sostanze stupefacenti effettuato allāinterno della provincia di PerugiaĀ».
La confisca
Ā«Lāimportanza del ruolo ricoperto dal soggetto allāinterno della āndrangheta ĆØ mersa anche nellāambito dellāoperazione ‘Stige’ della Dda di Catanzaro – proseguono le Fiamme Gialle -, dalla quale risulta che allāuomo erano state demandate, per conto della cosca Farao-Marincola, funzioni di controllo del porto, della flotta peschereccia e delle infrastrutture portuali di Cirò Marina (Crotone)Ā». Ć di 230 mila euro il valore dei beni confiscati, tra cui un immobile, un veicolo e diverse disponibilitĆ bancarie. Ā«Il soggetto, riconosciuto ‘socialmente pericoloso’ ai sensi della normativa antimafia, sarĆ sottoposto, al termine della carcerazione, alla misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per la durata di 4 anni, recentemente confermata dalla corte dāappello di Catanzaro che ha rigettato il ricorso dellāuomoĀ».