di F.L.
Test antigenico (ovvero rapido) positivo sufficiente a ‘decretare’ la positività , tampone ai contatti stretti dei positivi solo quando ritenuto opportuno, primo tampone di controllo durante l’isolamento contumaciale ‘allungato’ a 14 giorni: queste le tre novità introdotte in Umbria da un provvedimento assunto giovedì dal commissario all’emergenza Covid, Massimo D’Angelo. L’atto – che ha per oggetto ‘indirizzi per la sorveglianza e la diagnostica Covid nell’attuale fase pandemica’ – è stato inviato alle aziende sanitarie locali e alle associazioni dei laboratori privati e delle farmacie e assunto in considerazione dell’incidenza in rapida ascesa dei casi di positività , dovuta alla presenza della variante Omicron.
Le nuove linee guida
In pratica, l’ingente numero di casi positivi sta mettendo in sofferenza la filiera che va dai tamponi al contact tracing e quindi si stanno allungando i tempi per la conferma dei test antigenici con test molecolare. Inoltre tra i contagiati c’è un’alta incidenza di test molecolari ‘di controllo’ – cioè per la sospensione dell’isolamento – che risultano ancora positivi a 10 giorni e che, richiedendo ulteriori test, stanno sovraccaricando ulteriormente il sistema. Per tutti questi motivi, come accennato, il test antigenico (rapido) positivo sarà sufficiente a definire il caso confermato Covid-19 e a porre il soggetto in isolamento contumaciale, senza effettuare la conferma con test molecolare: il soggetto verrà direttamente preso in carico dal servizio igiene e sanità pubblica. Ciò avverrà dal 27 dicembre, mentre gli altri provvedimenti sono attivi fin da ora. Il test ai contatti stretti di un positivo verrà effettuato quando ritenuto opportuno, mentre il primo test per la sospensione dell’isolamento contumaciale sarà fatto dopo 14 giorni (non più 10) e, in caso di ulteriore positività , dopo altri 7 giorni.