Violenze su ex mogli, in due nei guai

Perugia e Spoleto, scattati i provvedimenti di allontanamento dopo episodi di minacce e botte

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Non accettava la fine della relazione coniugale e, in modo continuativo, ha minacciato nel corso del tempo sia la ex moglie che i figli attraverso telefonate moleste ed insulti. Per questo motivo è scattato l’allontanamento dalla casa coniungla e il divieto di avvicinamento per un 51enne, finito nel mirino della divisione anticrimine della questura di Perugia per stalking: ad avanzare la misura cautelare è stata la procura della Repubblica. Nell’ultimo periodo gli episodi erano degenerati nonostante gli stop imposti dal tribunale per i minorenni: le denunce della donna hanno infine portato all’ordinanza del Gip.

A Spoleto

Problemi durante le festività di Pasqua anche nello spoletino. Gli agenti del commissariato di pubblica sicurezza – supportati dalla squadra Volante – hanno eseguito la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa famigliare – disposta insieme al divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa – ed ulteriormente aggravata da un sistema di controllo telematico da remoto con installazione del braccialetto elettronico a carico di un 50enne italiano: violenze e soprusi nei confronti dell’ex moglie, con l’uomo che pretendeva di tornare a vivere nella casa familiare a causa dell’emergenza covid-19. Botte, minacce ed ingiurie: c’è la misura cautelare.

Youpol e le violenze

La polizia di Stato ricorda che «l’estensione dell’app Youpol ai fenomeni di violenza domestica è caratterizzata dalla possibilità, anche in forma anonima, di trasmettere in tempo reale messaggi ed immagini agli operatori della sala operativa che potranno disporre le modalità più corrette di intervento». Consente «di effettuare segnalazioni automaticamente geo-referenziate, permettendo all’utilizzatore di comunicare con precisione il luogo dove sono avvenuti i fatti; è inoltre possibile dall’app contattare direttamente il 113 permettendo alla sala operativa della questura competente per territorio di gestire tutte le richieste pervenute in tempo reale. Anche chi, stato testimone diretto o indiretto – per esempio i vicini di casa –  può ovviamente denunciare il fatto all’autorità di polizia, inviando un messaggio anche con foto e video». QUI il video dimostrativo.

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