«L’ospedale di Norcia verrà riqualificato e reso più sicuro e funzionale di prima, con un investimento di circa 6,5 milioni di euro e un miglioramento di tutte le attività. Entro la fine dell’estate avremo il progetto e poi partirà tutto l’iter per la ricostruzione. Nel frattempo abbiamo previsto e già attivato un potenziamento dei servizi sanitari territoriali per dare risposte efficaci e di qualità ai bisogni di salute dei cittadini, senza lasciare indietro nessuno». Lo ha detto l’assessore regionale alla salute Luca Barberini in un incontro pubblico con i cittadini che si è tenuto a Norcia per illustrare l’evoluzione dei servizi sanitari della città dopo il terremoto del 2016. Presenti anche il direttore generale della Usl Umbria 2, Imolo Fiaschini, e tecnici dell’ufficio speciale per la ricostruzione della Regione Umbria.
Cosa prevede il progetto
«Una volta ricostruito – ha spiegato Barberini – il presidio ospedaliero di Norcia avrà a disposizione 30 posti letto fra area medica, chirurgica e lungodegenza per la gestione della media e bassa complessità. L’area chirurgica sarà dedicata a piccoli interventi, visite ambulatoriali e funzionali alla pre-ospedalizzazione. Quella medica prevederà attività di ricovero per patologie di tipo medico-internistico e geriatrico, osservazione breve, prestazioni ambulatoriali e specialistiche. Ci sarà anche un’area dell’emergenza urgenza con attività di 118 e primo soccorso h24 con triage, trasporto sanitario integrato e guardia medica. Verrà, inoltre, realizzata una piazzola per l’elisoccorso, attrezzata per volo diurno e notturno per dare una risposta di pronto intervento in situazioni emergenziali. È prevista anche l’area dei servizi diagnostici, con la diagnostica per immagini con Rx tradizionale, ecografia e Tac, la diagnostica di laboratorio e l’unità di raccolta sangue».
I servizi sul territorio
«Sanità – ha proseguito l’assessore – non significa soltanto ospedale, ma anche servizi sanitari territoriali che funzionano, con una presa in carico dei bisogni assistenziali attraverso risposte ambulatoriali e domiciliari, con servizi di prossimità più capillari e un potenziamento delle attività. Proprio per questo in Valnerina è già stata attivata una Aft (aggregazione funzionale territoriale) con doppia sede a Norcia e a Cascia. Un caso eccezionale poiché l’attivazione di questi ambulatori speciali, in grado di garantire un’assistenza h24 sul territorio, è prevista ogni 25-30 mila abitanti. In questo contesto verranno mantenuti i servizi del distretto, come ad esempio Csm, Serd, consultori. Sono inoltre previsti una residenza protetta, un centro diurno per anziani, un centro socio-riabilitativo semiresidenziale per persone con disabilità e una struttura simile dedicata ai minori. Verranno mantenuti e qualificati i servizi e le attività di prevenzione, valorizzato il ruolo delle farmacie rurali, estesi i servizi di telemedicina e attivati una serie di progetti per lo screening e la prevenzione di alcune patologie e l’inclusione delle persone con disabilità».
Mammografo mobile in arrivo
«Nell’immediato – ha concluso Luca Barberini – i primi di marzo apriranno le agende per le prenotazioni di prestazioni chirurgiche, verranno potenziati il servizio di assistenza psicologica con il centro salute mentale ed è in arrivo un mammografo mobile di ultima generazione a servizio di tutta la Valnerina per assicurare alle donne prevenzione adeguata contro il cancro al seno, senza far spostare nessuna persona. Tutto ciò mentre sono stati già rafforzati i servizi sanitari territoriali con l’allestimento, in unità mobili, di un gabinetto odontoiatrico e di una postazione per la sanità d’iniziativa e le patologie croniche. Tutto questo serve a dare risposte ai bisogni di una comunità che per riparte necessità di servizi e tra questi c’è innanzitutto l’assistenza sociosanitaria».