Operaio edile morto a Montefalco: martedì i funerali

Eseguita l’autopsia sulla salma del 43enne Lucian Gheorghe Sotir. Non ci sono testimoni del tragico incidente

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Si terranno martedì 6 giugno, alle ore 15.30 nella chiesa di Sant’Agostino a Montefalco, i funerali di Lucian Gheorghe Sotir. Nella mattinata di lunedì è arrivato il nulla osta dell’autorità giudiziaria – pm titolare del fascicolo è Alessandro Tana della procura di Spoleto – alla sepoltura, dopo che lo scorso 1° giugno il medico legale Laura Panata, presso l’ospedale di Perugia, aveva proceduto con l’autopsia sulla salma per chiarire le cause del decesso. I familiari dell’operaio 43enne hanno così potuto fissare la data delle esequie del loro caro.


Tragedia sul lavoro, l’ennesima, in Umbria: martedì pomeriggio a Montefalco (Perugia) un 43enne di nazionalità romena, Lucian Gheorghe Sotir, ha perso la vita mentre stava eseguendo dei lavori di ristrutturazione. Secondo quanto appreso, l’uomo – operaio edile – è precipitato da un’altezza di circa tre metri in seguito al cedimento del solaio di un balcone su cui stava lavorando nel centro storico di Montefalco. Purtroppo inutili i soccorsi portati dagli operatori del 118 che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’operaio, sposato e padre di un figlio di 11 anni e una figlia di 15. Sull’accaduto sono in corso indagini da parte della procura della Repubblica di Spoleto, con i carabinieri del comando stazione di Montefalco e gli addetti del servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro della Usl Umbria 2. La salma del 43enne è a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’esame autoptico.

Lucian Gheorghe Sotir

«Indagato il datore di lavoro»

La Studio3A-Valore Spa, società a cui i familiari del 43enne si sono rivolti per seguire le questioni giudiziarie e legali, fa sapere che «il pubblico ministero della procura di Spoleto, Alessandro Tana, titolare del procedimento penale per l’infortunio mortale sul lavoro costato la vita a Lucian Gheorghe Sotir, ha iscritto nel registro degli indagati per il reato di omicidio colposo, anche come atto dovuto, il piccolo imprenditore edile datore di lavoro della vittima, il 53enne A.P. di Spello, e ha disposto l’esame autoptico sulla salma dell’operaio per accertare le cause del decesso. L’incarico – spiega la società – è stato conferito nella giornata di giovedì, negli uffici della polizia di Stato presso l’ospedale di Perugia, al medico legale Laura Panata, il consulente tecnico d’ufficio scelto dal magistrato che ha proceduto con l’esame nello stesso pomeriggio di giovedì, a partire dalle 16. Una volta concluse le operazioni peritali, l’autorità giudiziaria darà il nulla osta alla sepoltura e i familiari di Sotir potranno fissare la data dei funerali».

«Autopsia fondamentale»

«Com’è tristemente noto – spiega Studio3A-Valore – l’operaio, di origine romene ma residente da tanti anni in Italia a Montefalco, dove si era ben inserito, aveva formato una famiglia ed era molto conosciuto e benvoluto. Stava lavorando in un cantiere edile del centro storico della stessa Montefalco, nei pressi di piazza Mustafà, quando sarebbe precipitato da un balcone da diversi metri di altezza, a causa del cedimento di un solaio dell’edificio su cui stava operando. Altro aspetto straziante della vicenda: a scorgere il corpo del marito ormai senza vita e ad allertare invano in soccorsi, è stata la compagna che, non vedendolo rincasare, preoccupata era andata a vedere nel cantiere facendo la tragica scoperta. Dunque, non ci sarebbe alcun testimone dei fatti e in tal senso l’autopsia sarà fondamentale per dare le prime risposte. Oltre alla compagna – prosegue la società – Sotir lascia anche due figli minori, una figlia di 15 anni e un figlio di 11, i genitori, un fratello e una sorella». Ad assisterli ci sono il consulente personale Matteo Cesarini e l’avvocato penalista Cristian Rosa del foro di Arezzo.

La rabbia dei sindacati

«La strage sul lavoro continua e in Umbria il 2023 assume sempre più i contorni di anno orribile per la sicurezza – affermano i sindacati Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria, insieme alle categorie Fillea, Filca e Feneal -. Con la morte di martedì di un operaio edile in un cantiere di Montefalco, siamo a dieci vittime in appena cinque mesi, un numero enorme per la nostra regione. E quest’ultimo tragico episodio è il terzo incidente per caduta dall’alto in appena due settimane, una statistica spaventosa e intollerabile. Bisogna riaffermare con forza che infortuni e morti sul lavoro non sono ineluttabili – proseguono i sindacati – né una triste conseguenza del destino, ma avvengono per mancanza di prevenzione, formazione e vigilanza, conseguenza diretta di scelte politiche che hanno comportato tagli su tagli nel corso degli anni. Occorre al contrario investire con decisione in salute e sicurezza. I ritardi nella definizione di interventi e azioni necessari a mettere fine a questa strage non sono più accettabili».

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