Ospedale Cascia, il ringraziamento per l’umanità dello staff

Donato un televisore al plasma per il servizio di riabilitazione intensiva: protagonista la famiglia Garofoli

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Un televisore al plasma per il servizio di riabilitazione intensiva dell’ospedale di Cascia come forma di ringraziamento per lo staff – medici, fisioterapisti, infermieri ed Oss – della Usl Umbria 2. Il gesto è della famiglia Garofoli, residente in Valnerina.

La donazione

Il servizio è diretto dal dottor Giancarlo Martini e il dono è arrivato per ringraziare dell’assistenza e l’umanità durante le cure del loro congiunto Pierino. La moglie e i figli del paziente, in seguito purtroppo deceduto in un’altra struttura a causa di un quadro clinico estremamente severo, hanno voluto incontrare il personale per manifestare gratitudine e vicinanza per l’impegno, l’attenzione e la professionalità dimostrati nel periodo della degenza e per aver fatto tutto il possibile in termini di umanità, cure ed assistenza. I familieri di Piero Garofoli hanno inoltre donato un frigorifero alla Rsa dell’ospedale di Cascia: a loro va il «grazie» della direzione strategica della Usl Umbria 2.

Efficienza e qualità

«Anche nei periodi più bui della lunga ondata pandemica – spiega il commissario straordinario dell’azienda Usl Umbria 2 Massimo De Fino – il servizio di riabilitazione intensiva di Cascia si è mantenuta struttura Covid-free ed ha potuto così garantire con continuità i trattamenti riabilitativi ad utenti affetti da patologie disabilitanti con pressoché piena occupazione dei venti posti letto disponibili offrendo una risposta assistenziale efficace, efficiente e di qualità». Il dottor Martini sottolinea che «il reparto ospedaliero si occupa di riabilitazione intensiva neuromotoria di patologie disabilitanti come sclerosi multipla, patologie neurologiche degenerative, malattie vascolari e reumatologiche disabilitanti e patologie ortopediche quali esiti di artroprotesi di anca e ginocchio. I pazienti vengono ricoverati – conclude – e trattati secondo un progetto riabilitativo individuale e seguiti da un’équipe multidisciplinare composta da fisiatri, angiologi, medici dello sport, fisioterapisti, logopediste e infermieri».

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