Ospedale Terni-Engie: scontro da quasi 2 milioni di euro per l’energia elettrica

Tutto nasce da un decreto ingiuntivo del tribunale di Terni del 2021. Palla ora a Perugia

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di S.F.

Un decreto ingiuntivo del 5 gennaio 2021 con il quale il tribunale di Terni ha accolto il ricorso della Engie Servizi Spa contro l’azienda ospedaliera Santa Maria. Motivo? Il pagamento di 1,4 milioni di euro – più spese ed interessi – per l’energia elettrica dall’aprile 2013 allo stesso mese del 2020. È il primo atto dalla quale si sviluppa la curiosa vicenda che, ora, vede entrare la sezione specializzata in materia di imprese del tribunale di Perugia.

L’ospedale di Terni

Il tribunale di Terni procede

Il rapporto è iniziato grazie ad una convenzione tra la Consip e l’allora Cofety Italia Spa (poi diventata Engie). Come mai sono trascorsi due anni dal decreto ingiuntivo e ancora non si è trovata la quadra giudiziaria? Già nel 2021 l’azienda ospedaliera aveva fatto presente che la competenza in realtà spettava al tribunale delle imprese di Perugia, dopodiché sono seguiti diversi atti. Come ad esempio la provvisoria esecutività del DI in questione per 122 mila euro e l’ulteriore pagamento ingiuntivo da 336 mila euro a danno del Santa Maria.

Stop  e riassunzione

Si arriva al febbraio 2023 e c’è il cambio della storia: il tribunale di Terni ha dichiarato la propria incompetenza per materia e dunque la palla è passata a quello di Perugia. Con tanto di revoca dei decreti ingiuntivi emessi. La Engie si è dunque riattivata con l’avvocato Antonio D’Alessio per chiedere il pagamento di un totale pari a 1 milione 783 mila euro più gli interessi di mora. Dall’altro lato è della partita l’avvocato Patrizia Bececco. Vedremo l’esito.

 

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