di S.F.
Scarico di acque reflue nella fognatura pubblica, impatto delle prestazioni acustiche, gestione rifiuti ed emissioni in atmosfera. Per l’ospedale di Terni – sempre che non sorgano problemi – c’è una novità in arrivo a stretto giro in merito ai titoli ambientali: il rilascio dell’Aua numero uno, per la quale l’iter è scattato da oltre due anni e che a febbraio entrerà nella fase principale con la convocazione della specifica Conferenza di servizi negli uffici comunali.

L’ispezione 2017 e la normativa
La procedura scattò nel 2017 in seguito all’ispezione di agosto – controlli in materia ambientale – al ‘Santa Maria’ dell’Arpa Umbria e dei carabinieri del Noe. Da lì nacque la considerazione di «tenere sotto controllo in maniera unitaria e maggiormente efficace i titoli ambientali», anche perché nel contempo era stata modificata sia la normativa nazionale che regionale: nell’ottobre 2017 ci fu il via libera per l’affidamento dell’incarico professionale per l’acquisizione dell’Aua con una determina a firma dell’ingegnere Bruno Alessandrini. Un provvedimento di validità quindicennale e che consente – nel caso dell’azienda – di semplificare tutto lo scenario visto che comprende tutti i titoli ambientali del complesso ospedaliero.

Il lavoro e l’analisi
A seguire la vicenda per l’azienda ospedaliera è l’ingegnere Roberto Celin, Responsabile unico del procedimento: è lui ad aver predisposto la parcella professionale da 9 mila 800 euro per l’affidamento con contratto sotto-soglia, in quanto all’interno dell’ospedale non c’era nessuno in grado con i requisiti necessari per svolgere il compito. Ad entrare in azione – effettuazione delle analisi iniziali degli aspetti ambientali per la stesura degli elaborati di progetto e presentazione istanza Aua – è stata la società di professionisti Form@AmbienteStudio di Irene Tocca e Marco Crosti, invitata proprio dall’ospedale: per loro anche la stesura di una relazione tecnica sulle – eventuali – criticità e le proposte di miglioramento dei fattori ambientali.
Tutti in Comune
Nel febbraio 2018 l’azienda ospedaliera ha presentato formale istanza al Comune per il rilascio dell’Aua con avvio del procedimento scatto quattro mesi dopo, a giugno. Trascorre un anno e si arriva allo stesso mese del 2019, quando viene indetta la Conferenza di servizi decisoria richiesta dall’Auri con il coinvolgimento della Regione, dell’Arpa Umbria e della direzione ambiente: l’appuntamento al ‘Pentagono’ è stato fissato per il 4 febbraio. Le differenze con il passato? Semplice, l’ospedale ha avuto finora delle singole autorizzazioni per i vari settori ‘sfalsate’. Ad esempio quella per gli scarichi con validità di quattro anni, per le emissioni dieci. Tutto in mano al Rup per l’amministrazione comunale, il geometra Marina Garzuglia: attesi al tavolo la Regione, l’Autorità umbra rifiuti e idrico (Auri), l’Arpa, la direzione ambiente di palazzo Spada, l’azienda ospedaliera e Marco Crosti. Sarà possibile presentare integrazioni. In ogni caso i lavori della conferenza dovranno essere conclusi entro 45 giorni dalla riunione del 4 febbraio.