Ospedali Narni-Amelia: «Verso una morte studiata a tavolino»

I consiglieri M5S di Amelia e Narni e l’ex medico internista Bazzucchi attaccano: «Chiara la strategia della Regione»

Condividi questo articolo su

del dottor Mauro Bazzucchi, Gianfranco Chieruzzi, Romano Banella e Luca Tramini
ex medico internista studio management sanitario Cergas Bocconi, consiglieri M5S Amelia e M5S Narni

Scarsità di medici e gestione sanitaria fallimentare. Gli ospedali di Narni ed Amelia senza medici verso una morte lenta studiata a tavolino. Ormai la strategia della Regione è chiara. Non potendo chiudere per motivi elettorali gli ospedali di Narni ed Amelia, li stanno rendendo di fatto non operativi per scarsità di medici. Quelli che sono andati in pensione, piuttosto che dimessi o trasferiti non vengono rimpiazzati,

Gli ospedali senza medici diventano contenitori vuoti a Narni il reparto di ginecologia è rimasto con due soli medici e si parla ormai di chiusura. Pensare che anni fa era stato fatto un bando per integrare il personale, ma purtroppo i medici non sono mai arrivati a Narni e invece sono finiti come sempre a Foligno, Perugia e Spoleto. Il reparto di chirurgia va avanti con tre medici di cui uno deve recuperare centinaia di giorni di ferie arretrate. Un servizio essenziale per la collettività come radiologia, ad oggi conta appena tre medici per due presidi.

Si assumessero la responsabilità di chiuderli, se questa è la volontà piuttosto che farli morire lentamente. Rivolgiamo un appello al direttore generale De Fino, al direttore sanitario Zampolini e al direttore amministrativo Carsili. Non è così che si amministra una Usl Umbria 2. Sembra di essere tornati ai vecchi Comitati di gestione i cui componenti erano espressi dalla politica senza titoli di merito né cultura sanitaria gestionale specifica. E per favore non si tiri fuori per l’ennesima volta la storiella dell’ospedale comprensoriale.

L’urgenza in termini di operatività è ora e non fra chissà quando. Il disinteresse per la tutela della salute dei residenti nel comprensorio narnese-amerino è ormai evidente. O il direttore De Fino si espone chiaramente e si assume la responsabilità di chiudere i due ospedali o si inizia a riportare i medici negli ospedali, perché questa lenta agonia non è solamente grottesca ma anche irrispettosa per il comprensorio narnese-amerino e per la provincia di Terni, che ancora una volta è il fanalino di coda di una regione Umbria che non cambia mai, ancora perugiacentrica ancora a due velocità.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli