PalaTerni, colonia felina ‘sfrattata’ dal cantiere. «Il Comune trovi una nuova casa»

Una dozzina di gatti costretti a spostarsi. L’Enpa sollecita un intervento di palazzo Spada per tutelarli

Condividi questo articolo su

di F.L.

Si sta sviluppando una vera mobilitazione intorno alla storica colonia felina del Foro Boario, a Terni, ufficialmente riconosciuta dal Comune e ora costretta a trovare una nuova casa in quanto a ridosso del cantiere del nuovo PalaTerni. Una dozzina circa i gatti ‘sfrattati’, secondo quanto segnalato dall’Enpa, che rivolge un appello a palazzo Spada.

La cronistoria e le preoccupazioni

Da anni la colonia insiste infatti su un terreno già di proprietà dell’Istituto zooprofilattico, poi espropriato dal Comune nell’ambito dei lavori di realizzazione del nuovo palazzetto polifunzionale. Di questa stessa colonia si occupava in passato una signora alla quale il terreno era stato dato in concessione, ma dopo la sua morte sono due volontari dell’Enpa (tra cui Marcello Viali) a prendersene cura, alternandosi nel portare regolarmente del cibo agli animali. I quali, tra l’altro, possono usufruire di una struttura coibentata dove d’inverno trovare riparo la notte. «Ma ora che sono cambiati i programmi per l’area bisogna trovare una soluzione per questi gatti, abbiamo paura per il loro destino» commenta preoccupato Viali.

L’appello

«Secondo il regolamento comunale a tutela degli animali – sottolinea la presidente dell’Enpa di Terni, Patrizia Fancelli – in caso di cantieri in zone ed aree interessate dalla presenza di gatti liberi o colonie feline spetta al gestore del cantiere stesso individuare un’idonea collocazione temporanea o permanente per gli animali». Inoltre, stando sempre all’articolo 39 del regolamento «la collocazione di norma – si legge testualmente – deve essere ubicata in una zona adiacente al cantiere e dovrà essere in grado di ospitare tutti gli animali appartenenti alle colonie interessate dagli interventi». «Noi ci stiamo già dando da fare per trovare un terreno nelle vicinanze – spiega Fancelli -, ci auguriamo che qualcuno, il Comune o magari la società di costruzione del palazzetto, ci dia una mano nello spostamento. Poi continueremo a gestire la colonia come fatto in questi anni. Siamo pronti a fare la nostra parte, ma l’amministrazione comunale si renda conto della situazione e intervenga – conclude – per tutelare questi animali».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli