Pantalla, l’ospedale rientra nella ‘rete’ Covid dell’Umbria

Dieci posti di lungodegenza da sabato. Altri dieci da lunedì. La ‘capienza’ può giungere a trenta unità. «Attività ordinarie garantite»

Condividi questo articolo su

L’ospedale Media Valle del Tevere di Pantalla ha aperto, dal pomeriggio di sabato 17 ottobre, l’area medica di lungodegenza per pazienti Covid-19 con 10 posti letto disponibili. A comunicarlo è la Usl Umbria 1. Apartire da lunedì 19 ottobre, i posti saranno incrementati a 20 ed estensibili, in caso di necessità, fino a 30. Al momento sono stati ricoverati 3 pazienti. «L’ospedale – spiega la Usl – continua con la sua normale attività nella massima sicurezza, essendo le due aree, quella per pazienti Covid e per i normali utenti, separate e con ingressi differenti. In particolare, restano regolarmente in funzione il centro raccolta sangue e il servizio di procreazione medicalmente assistita».

SPECIALE COVID – UMBRIAON

L’attacco

«La decisione – attaccano Pd, Partito socialista, Todi Città Aperta, Sinistra per l’Umbria, Articolo Uno e Italia Viva – della direzione regionale della sanità umbra di riattivare l’area Covid nell’ospedale di Pantalla inchioda la presidente Tesei e l’assessore alla sanità Coletto alla loro incapacità di riorganizzare la rete dei servizi ospedalieri e territoriali dell’Umbria, e toglie qualsiasi alibi alla totale assenza di iniziativa da parte del sindaco di Todi Ruggiano, della consigliera comunal/regionale Peppucci e dello spaesato vice sindaco Ruspolini che, solo poche ore prima di questa decisione, usava le colonne dei giornali locali per proclami sul futuro dell’ospedale della Media Valle del Tevere, che oggi si dimostrano privi di qualsiasi aderenza con la realtà. La mancanza di una strategia a tutela dell’ospedale di Pantalla di Ruggiano e compagnia era palese da quando, dopo l’approvazione all’unanimità, il 4 giugno scorso, dell’ordine del giorno del consiglio comunale di Todi, che chiedeva la definitiva chiusura dell’area Covid di Pantalla proponendo l’individuazione di un’altra struttura regionale come Covd Hospital in Umbria, il sindaco di Todi aveva riposto con cura in un cassetto quelle richieste senza dare seguito a quanto deciso. Negli atti della direzione aziendale si legge che sarà utilizzato il blocco la dove era situata la Rsa, mai riaperta e i poliambulatori specialistici (quindi niente più visite specialistiche a Pantalla?), che saranno ridotti i posti di medicina interna, la riabilitazione ortopedica sarà trasferita in chirurgia, mentre l’attività chirurgica rimane di nuovo senza urgenza e quindi solo day e week surgery. In poche parole: un ospedale già depotenziato per la chiusura di reparti fondamentali come chirurgia, ostetricia e punto nascita, con le attività ambulatoriali riprese solo parzialmente, viene di nuovo utilizzato per rispondere all’emergenza interrompendo parte dei servizi riattivati, il tutto senza che siano state eseguite neanche le opere per garantire un’adeguata divisione dei percorsi per l’accesso alle aree individuate come Covid».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli