Che la Parco Cardeto non avesse ‘gradito’ la risoluzione contrattuale che l’aveva estromessa dall’intervento – pieno zeppo di rallentamenti e problemi – di recupero della storica area verde, era cosa nota. Giovedì in tribunale, però, si è passati dalle parole ai fatti con la prima udienza della causa civile intentata dalla Srl legata alla figura di Sandro Citarei, assistita dall’avvocato Giovanni Palma di Napoli, nei confronti del Comune di Terni. Di fronte al giudice Anna Scarpa le parti hanno avviato, di fatto, il procedimento che vedrà una nuova tappa il prossimo 23 aprile con il deposito delle rispettive memorie.
CARDETO, IL COMUNE SI RIPRENDE IL PARCO
I motivi
In sostanza la Parco Cardeto contesta la delibera di giunta dello scorso 20 giugno con cui l’amministrazione comunale di Terni aveva disposto la risoluzione del contratto di concessione per ‘inadempimento’. In particolare la Srl, nell’atto di citazione, ha rimarcato – dal proprio punto di vista – l’incompetenza della giunta comunale ad emanare il provvedimento ma anche l’insussistenza delle ipotesi di inadempimento contestate alla società concessionaria. Ne consegue – ma l’avvocatura del Comune la vede in maniera radicalmente diversa – l’illegittimità del provvedimento di risoluzione contrattuale. La questione è anche di natura economica, visto che la Parco Cardeto lamenta anche danni di carattere patrimoniale in seguito alla decisione. In precedenza la stessa Srl ritenuta inadempiente dal Comune, aveva presentato ricorso anche al presidente della Repubblica, per le ragioni alla base della causa civile ed anche per l’escussione della polizza assicurativa, ritenuta illegittima.