Pasqua in Umbria: «Speranza per tutti»

Le celebrazioni della notte e della giornata. Il cardinale Bassetti: «Da un sepolcro vuoto nasce una nuova vita»

Condividi questo articolo su

«La Pasqua è essenzialmente un messaggio di pace, il più grande dono di Dio». Il cardinale Gualtiero Bassetti, parlando con umbriaOn guarda a ciò che accade nel mondo e dice che «le cose vanno male perché non ci accettiamo e vorremmo che le cose andassero solo come diciamo noi»

La Pasqua Nella cattedrale perugina, alle 11.30 si è tenuta la messa pontificale presieduta dal cardinale Bassetti insieme ai canonici di San Lorenzo. Al termine, la Corale Laurenziana ha eseguito il tradizionale canto dell’Alleluia dal ‘Messiah’ di Handel. Le celebrazioni pasquali della diocesi di Terni prevedono, invece, due appuntamenti: il vescovo Piemontese alle 11 ha presieduto una messa nella concattedrale di Narni e alle 18 nella concattedrale di Amelia.

IL MESSAGGIO DEL CARDINALE BASSETTI – IL VIDEO

Il cardinale Bassetti

Il cardinale Bassetti «Ho voluto introdurre questo mio breve messaggio augurale con le parole che papa Francesco pronunciò nella Pasqua del 2013, all’inizio del suo Pontificato: ‘Che grande gioia per me potervi dare quest’annuncio: Cristo è Risorto. Vorrei che giungesse in ogni casa, in ogni famiglia, specialmente dove c’è più sofferenza, negli ospedali, nelle carceri, nei luoghi dove scorre il sangue umano per via del terrorismo e delle guerre’. Siamo sconcertati per le notizie che ci arrivano dalla Siria, dove quasi ogni giorno tanto sangue innocente viene versato. Alla vigilia di Pasqua hanno perso la vita in un attentato dei profughi che stavano lasciando il loro Paese a causa della guerra: ‘La carne di Cristo fatta a pezzi’, come più volte ha detto il Papa. Io, dinanzi al susseguirsi di tutte queste tragedie senza fine, ho davvero paura che potrebbe colmarsi la misura del tino di Dio di cui parla l’Apocalisse e guai se trabocca qualcosa da quel tino».

La speranza C’è bisogno di Pasqua, secondo Bassetti. «Abbiamo bisogno di Lui Risorto, abbiamo bisogno di speranza. La Pasqua è la vita che trionfa sulla morte, è il ritorno a quell’originario disegno di Dio che creò l’uomo a sua immagine e somiglianza. Questo è il fondamento della nostra fede, la fede in Cristo morto e risorto. La Risurrezione come l’incarnazione di Cristo figlio di Dio sono i punti essenziali della nostra fede. Quel sepolcro vuoto è diventato il segno della potenza di Dio. Coraggio, quindi, per tutte le persone che sono in difficoltà, perché guardando la croce anche se pesante come lo fu per Gesù, essa è soltanto un passaggio, da cui promana una potenza d’amore, che è la forza capace di cambiare la storia».

Benedizione Coraggio per tutti, conclude il cardinale, «in particolare le persone che portano una croce pesante, per quelli che cadono e non riescono ad alzarsi, per coloro che, come il cireneo, si fanno carico anche dei pesi degli altri e sanno asciugare le lacrime, come la Veronica, sui volti doloranti dei fratelli. La Madre di Gesù, che stava ai piedi della Croce, porti la consolazione a quelle famiglie che hanno difficoltà di relazioni, di affetti a causa di separazioni, di insicurezza del lavoro e di precarietà economica. Ecco l’augurio che mi sento di rivolgere a tutti i credenti della mia diletta Archidiocesi perusina-pievese, ma anche a tutti gli uomini di buona volontà che sono sulla terra. Il Signore tutti benedica. Buona Pasqua»

L’installazione in Cattedrale

A Perugia In cattedrale la celebrazione della veglia pasquale è iniziata alle 22 di sabato con il suggestivo rito della benedizione del fuoco e dell’accensione del cero pasquale. Durante la liturgia, presieduta dal cardinale Bassetti, hanno ricevuto i sacramenti dell’iniziazione cristiana (Battesimo, Cresima, Eucaristia) alcuni catecumeni giovani-adulti, italiani e stranieri, che hanno fatto un percorso di fede, chiamato Catecumenato, nelle loro comunità parrocchiali.

A Terni la veglia in cattedrale, presieduta dal vescovo Piemontese è iniziata alle 22.45 ed è stato benedetto il fuoco nuovo e l’acqua del fonte battesimale. Anche qui celebrazione è stata animata dal gruppo neocatecumenale rappresentato da coloro che entreranno a far parte delle comunità a conclusione del cammino preparatorio. «E’ un momento carico di emozione quello che viviamo, il punto più alto della nostra vita cristiana e ecclesiale in comunione con tutta la chiesa», ha detto il vescovo nell’omelia. «Radunati nel cuore della notte per rivivere e incontrare il Signore risorto. Nel cuore della notte, abbiamo fatto memoria di quelle altre notti fondamentali nella storia del genere umano e nella storia della salvezza: la notte della creazione, dell’esodo e la notte di Pasqua nella quale il Signore ha vinto la morte, è risorto, è apparso agli apostoli e alle donne e anche a noi. Abbiamo concluso il cammino quaresimale, ci siamo immersi nella passione morte del Signore, e ora vogliamo aprire gli occhi e sentire e sperimentare la presenza del risorto in mezzo a noi, che è stata evocata nella parola di Dio, nella luce del cero pasquale vero simbolo del Signore risorto e nel canto dell’alleluia».

 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli