Pasquetta a Rasiglia: turisti costretti a camminare fra le auto sulla strada statale

Foligno – Una sola navetta per migliaia di persone in attesa. La denuncia di uno di loro in una lunga lettera. Interviene l’associazione ‘Rasiglia e le sue fonti

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Una lunga lettera del signor Antonio, pubblicata su facebook, disvela i disagi patiti dai turisti a Rasiglia nel giorno di Pasquetta. Partito dalla Toscana, Antonio ha trascorso un piacevole weekend in Umbria con moglie e figlio di sei anni, visitando tante città, fino al giorno di Pasquetta.

Il racconto

«Arriviamo in mattinata a Rasiglia ed ovviamente come previsto troviamo un afflusso notevole di turisti. Strada chiusa dalla Municipale quindi auto lasciata nel parcheggio antistante la galleria. Ci dicono che c’è una navetta che offre servizio gratuito ma parlando con varie persone ferme in attesa ci dicono che erano da oltre un’ora in attesa e di navette non avevano viste, quindi ci rechiamo verso la municipale per chiedere informazioni e veniamo invitati ad andare a piedi». Quasi due chilometri e mezzo, che alla fine non sono tanti, per carità, ma fatti sotto il sole con un bambino…

Nessun mezzo a fermare le auto

Il punto è un altro. «Perché – racconta ancora Antonio – alla mia domanda se ci fosse anche una volante su che bloccasse la strada visto che sembrava abbastanza pericolosa e vedevamo scendere auto, ci viene risposto di no ma che andando piano e riguardandoci potevamo stare tranquilli». Superato un primo momento di imbarazzo, i tre si avviano: «Visto che c’erano fiumi di persone che salivano a piedi decidiamo di accodarci ed andiamo. A piedi su una statale, attraversando la galleria con auto che salivano (ai residenti era permesso) e soprattutto auto e moto che tranquillamente scendevano e suonavano a questo fiume di persone che invadevano la statale, con elevato rischio per la propria incolumità».

Il ritorno ancora peggiore

Per fortuna alla fine non succede nulla e si arriva a Rasiglia. Ma c’è il ritorno. E il problema si ripresenta: «Decidiamo con tanti altri che era troppo rischioso rifare lo stesso tragitto a piedi, visto l’aumento notevole di auto che scendevano quindi aspettiamo la navetta. Dalle 13:15 arriva una navetta alle 15:10 e per di più stracolma, a tal punto che non siamo potuti entrare. L’autista era provato dicendo che era solo e meglio di così non riusciva a fare quindi ci ha concesso di far entrare la moglie per scendere a prendere l’auto in modo da risalire a prenderci. Inutile dirvi che ha dovuto discutere giù perché non volevano farla risalire in auto ma dopo un’insistenza notevole le hanno concesso di passare».

«Esperienza da non ripetere»

«La mia riflessione da turista è che non bisogna fare di tutta l’erba un fascio visto che siamo stati bene ovunque in Umbria (Gubbio, Spello, Assisi, Montefalco, Cascate delle Marmore) ma il disservizio di Rasiglia ha rovinato tutto! Vi sembra normale far andare centinaia di turisti a piedi su una statale con elevatissimo rischio per la vita dato che auto e moto scendevano tranquillamente visto che la strada non era bloccata al traffico?! Se qualche autista avesse avuto un malore ed avesse investito un fiume di persone, staremmo a piangere i morti? Ma soprattutto chi avrebbe pagato per questo?»

«Le persone possono essere lasciate percorrere a piedi quella strada (di norma vietata dal codice) solo e dico solo se il tratto è chiuso e controllato dalle forze armate! Per quanto mi riguarda è stata una follia una gestione simile e nulla da dire contro l’autista che poverino si è anche dimostrato comprensibile ma oltre i limiti umani da solo non poteva!».

«Ma l’amministrazione così gestisce circa 100mila turisti in arrivo in un borgo altamente richiesto in giornate ad altissima densità di turismo? Mettendo a serio rischio la loro vita? Per la cronaca dopo due ore siamo riusciti a mollare quel posto con la promessa di non metterci più piedi e sconsigliarlo a tutti quelli che conosciamo…».


Tante difese d’ufficio ma c’è anche chi fa autocritica

Inevitabili le polemiche dopo il post del signor Antonio. Tanti si associano, sottolineando come il problema ci sia tutti gli anni e non solo a Rasiglia. C’è chi cita ad esempio la Cascata delle Marmore, dove addirittura nei giorni di punta bisogna percorrere una galleria a piedi, passando a ridosso delle auto. Altrettanti, però, si ergono a difensori d’ufficio della località folignate, accusando anzi chi si è avventurato nonostante il traffico.

Il post nel gruppo di Rasiglia

 

«Al primo appuntamento della stagione primaverile, come immaginavamo, Rasiglia è stata letteralmente invasa dai visitatori – si legge sul gruppo ‘Rasiglia e le sue sorgenti’ – il grande afflusso era assolutamente prevedibile. Purtroppo a nulla è servito che l’amministrazione comunale avesse previsto una navetta gratuita che faceva da spola tra Belfiore e Rasiglia (un passaggio ogni ora). Anzi, il blocco del traffico a Casenove ha costipato la circolazione (si veda in foto), creando innumerevoli disagi. Inoltre, i visitatori venivano invitati dalla municipale a percorrere un lungo tratto di statale a piedi, sottoponendoli in questo modo ad un rischio considerevole».

«Davvero questa è l’unica soluzione che si riesce a trovare dopo anni di richieste di ascolto e di enormi disagi sia per i visitatori che per gli abitanti della Valle del Menotre? Quando si penserà di investire davvero in questi luoghi che sono una risorsa per l’intera regione, attraverso servizi e soprattutto attraverso una progettualità di ampio respiro? Pensare a prenotazioni a numero chiuso almeno per i giorni festivi e per le settimane cruciali della bella stagione, con le possibilità tecnologiche che abbiamo oggi a disposizione, è davvero così assurdo?
Di certo, finché si continuerà a considerare Rasiglia come un fenomeno temporaneo, da trattare solo quando proprio non se ne può fare a meno, questi sono i risultati: disservizi, situazioni pericolose, turisti che non torneranno, precorritori della statale 77 che devono andare altrove inferociti. Sono anni che lo gridiamo a gran voce a tutte le amministrazioni comunali di ogni colore».

 

«Questo livello di visitatori per Rasiglia è davvero insostenibile. Ne risente il paesaggio, ne risentono gli abitanti, ne risente chi vuole godersi questo luogo meraviglioso.
Si pensi seriamente ad una contingentazione e ad ascoltare le nostre proposte di parcheggio e di passeggiate sicure, e si vieti davvero che la statale venga ostruita dalle macchine parcheggiate in ogni dove. Questo è quello che è accaduto a Pasquetta, ma cosa accadrà il 25 aprile? E da maggio in poi ogni domenica? E a ferragosto? Noi, come associazione, possiamo solo consigliare ai visitatori di non accalcarsi nei giorni festivi, di venire durante la settimana e di essere rispettosi di questo luogo meraviglioso come di tutta la valle».

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