Pd: «Caos strade in Umbria. Il turismo estivo così è a rischio»

Terni – Per Lombardini, Bellini e Spinelli «tra cambi di carreggiata, corsie uniche e interminabili lavori in corso è un’impresa»

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di Daniele Lombardini, Fabrizio Bellini e Pierluigi Spinelli
Pd Terni

Nell’estate della ripartenza post pandemica l’Umbria rischia di rimanere bloccata. Lungo le sue arterie principali. Da nord a sud. Imprigionata da una sbagliata, approssimativa e superficiale programmazione degli interventi sulle nostre strade.

Avventurarsi da Perugia ad Orte è diventata un’impresa: si sa quando si parte, ma non quando si arriva. Cantieri, cambi di carreggiata e corsie uniche si rivelano una corsa ad ostacoli spesso foriera di incidenti. Le uscite di Montecastrilli ed Acquasparta vengono entrambe chiuse ripetutamente e senza preavviso. All’ordine del giorno le file interminabili sul Ra-To: tra Terni e Narni, area sempre più fortemente interconnessa, i tempi di percorrenza risultano spesso insostenibili. Una situazione ormai cronica di disagio che penalizza lavoratori pendolari e studenti, spostamento delle merci e relazioni commerciali. E che di certo non aiuta la ripresa di un settore turistico che cerca di rilanciarsi: bellissimo il ‘mare dell’Umbria’, sarebbe ancora più bello poterci attraccare senza rimanere incagliati nei lavori in corso.

Anche il nuovo prefetto Giovanni Bruno ha sottolineato pochi giorni fa la drammaticità della situazione relativa alla viabilità e che convocherà presto il capo compartimenti dell’Anas. Chiediamo all’assessore Melasecche di superare la logica dei proclami e di intervenire stabilendo un calendario dei lavori compatibile con la quotidianità degli spostamenti nella nostra regione. E ci chiediamo cosa ne pensi la collega Agabiti di questa situazione, che inficia e depotenzia già in partenza l’efficacia di fondi messi ad hoc dal Pnrr. Il periodo estivo è, inoltre, alle porte: impossibile pensare ad un rilancio turistico senza lo stop delle manutenzioni in essere che devono essere riprogrammate con accuratezza al fine di non creare ulteriore danno all’economia dei nostri territori.

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