‘Pensare il domani’ è il nome della nuova associazione culturale che si è costituita a Terni. L’ambito principale della sua attività sarà quello di contribuire alla promozione, a livello locale, di una concezione nuova e globale dello sviluppo: la sua sostenibilità. Una nuova visione dello sviluppo che integra ambiente, economia, società e cultura.
La crisi economica e sociale
Alla base dell’iniziativa dei soci fondatori c’è «la convinzione che ispirare un rinnovato impegno della comunità locale, per rilanciare una fase di sviluppo, ai valori e agli obiettivi concreti della sostenibilità, riferimento ormai ineludibile, nel mondo, sia il modo migliore per affrontare e superare le difficoltà e le debolezze strutturali del nostro territorio», spiegano i soci. «La città di Terni e diversi Comuni del suo circondario fronteggiano, tutt’ora, una crisi economica e sociale che viene da lontano, aggravata dalla crisi internazionale apertasi nel 2007. Una crisi, portatrice di rischi ed opportunità, che, per essere affrontata, chiede alla comunità locale un rinnovato sforzo progettuale, per uno sviluppo fortemente innovativo che trovi il suo asse principale nel valore della sostenibilità».
Scuola, università e lavoro
La visione del ‘domani’ che l’associazione si propone di delineare, localmente, trova il suo punto di riferimento primario «negli obiettivi contenuti nell’agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile; con gli Stati, tutti i livelli istituzionali e le organizzazioni economiche e sociali sono chiamate ad un impegno corale per uno sforzo inedito di ripensamento dello sviluppo». ‘Pensare il domani’ intende «raccogliere tale appello e condividere le azioni da compiere con le forze vive e trainanti della comunità locale, a partire dalla scuola e dall’Università, alle organizzazioni della produzione, delle professioni e del lavoro, dalle associazioni ambientaliste a quelle culturali e del volontariato sociale. Ci sospingono, nella nostra realtà, a ripensare lo sviluppo, in termini di sostenibilità, non solo la volontà di concorrere, localmente, allo sforzo generale invocato dall’Onu, e rilanciato dalla comunità europea e, in Italia, da ASviS (Alleanza per lo sviluppo sostenibile), ma, anche, le particolari criticità ambientali ed economico sociali della realtà ternana, per la quale la grande industria, pur restando un riferimento imprescindibile del suo profilo identitario manifatturiero, non appare più in grado di assicurare, da sola, lavoro, benessere e futuro alla nostra comunità».
‘Pensare il domani’
‘Pensare il domani’ intende «prospettare una visione di lungo periodo, con l’obiettivo di legare i bisogni e le aspettative di vita dei singoli cittadini ad una dimensione comunitaria, connotata da una forte identità culturale e sociale, nel segno della innovazione, della sostenibilità e della coesione». ‘Pensare il domani’ è un’associazione «autonoma da qualsiasi formazione politica ed i suoi riferimenti sono quelli di un’Europa federata e democratica, capace di rinnovare le ragioni della pacifica e solidale integrazione dei suoi popoli, nonché quello di una Italia e di un’Umbria capaci di nuovo slancio verso una modernità dei fattori dello sviluppo, non separabile dalla coesione sociale e dalla sostenibilità della crescita. Il frutto dell’iniziativa di ‘Pensare il domani’ verrà messo a disposizione delle istituzioni locali, dei corpi intermedi e della più ampia opinione pubblica».
Il gruppo
I soci fondatori sono: Boria Francesco, Giovannetti Giancarlo, Giustinelli Franco, Gubbiotti Bruno, Guidi Guido, Leonelli Paolo, Montesi Cristina, Nicolini Renzo, Ottaviano Pierfausto, Piersantini Roberto, Pileri Alberto, Porrazzini Giacomo, Proietti Giulio Cesare, Serva Danilo. Per il primo periodo di avvio dell’attività sociale la presidenza dell’associazione è stata affidata dai soci a Giacomo Porrazzini; la segreteria a Cristina Montesi, con tesoriere Bruno Gubbiotti; l’associazione avrà sede presso il Cesvol di Terni, quale Aps (Associazione di promozione sociale).