Pericolo truffe, tutti i consigli della polizia

di F.L.

Il pericolo di cadere nella rete delle truffe, soprattutto tra gli anziani, è sempre dietro l’angolo e così la polizia di Stato ha diffuso un vademecum con una serie di consigli per cercare di prevenire ogni rischio.

Diffidare di apparenze e tesserini

La prima regola, la più basilare, è quella di non aprire il cancello e/o la porta agli sconosciuti. Se farlo sembra proprio necessario, è necessario controllare il visitatore tramite lo spioncino e ricorrere all’uso della catenella del portone. Diffidare inoltre sempre dalle apparenze: un bel vestito, un sorriso cordiale, l’estrema disponibilità, sono tutte strategie per far abbassare la guardia e consentire di entrare in casa, avvicinare la vittima per strada o all’uscita della banca o dell’ufficio postale. Occorre diffidare poi anche da chi mostra tesserini in qualità di dipendenti di banca o altre aziende. Se sorgono dubbi sulla loro identità contattare sempre il 113, il numero di emergenza della polizia di Stato.

Attenzione a consegne e offerte

Quando arriva un pacco ordinato da un proprio familiare, se non ai riesce a rintracciare telefonicamente quest’ultimo, è consigliabile far lasciare il pacco sullo zerbino, nell’androne del condominio o comunque di fronte all’ingresso dell’abitazione. Se ci sarà bisogno di apporre una firma e si ha l’intenzione di farlo, il consiglio è di utilizzare la catenella del portone. Inoltre mai pagare in contanti: se si decide di acquistare dei prodotti da venditori porta a porta non è consigliabile farlo, il bollettino postale offrirà maggiori garanzie sulla società che sta offrendo il prodotto. Attenzione anche alle offerte: alle iniziative, alle occasioni all’apparenza assai vantaggiose, non sarà una visita porta a porta o una telefonata a proporle; non firmare mai ciò che non è chiaro; non dare confidenza al telefono, così come è bene riporre attenzione a qualsiasi iniziativa che venga proposta ‘per appuntamento’. Occorre anche evitare di dare confidenza a persone che riferiscono all’interlocutore di averlo contattato per sbaglio. Spesso si tratta di persone che puntano ad estorcere informazioni sulla persona individuata come vittima. Non mandare mai i nipotini ad aprire la porta di casa.

In banca e alle poste serve prudenza

Quando si è fuori casa, poi, è bene non farsi distrarre: basta una spinta, una battuta simpatica, un’improvvisa manifestazione di affetto da parte di un estraneo, soprattutto se avvengono in ambienti affollati come il mercato o il negozio di alimentari: sono tutte circostanze favorevoli per ladri e truffatori. Per quanto riguarda perazioni di prelievo di denaro, in banca o all’ufficio postale, come ad esempio in occasione del ritiro della pensione, se si può è bene farsi accompagnare. Nessun impiegato delle poste o della banca seguirà il cliente fuori dalla sede per ricontrollare il denaro elargito. Se ci si sente osservati durante le operazioni di prelievo occorre evitare di operare e quindi chiedere aiuto ai dipendenti. Se ci si assenta da casa per lunghi periodi è bene chiedere ai vicini di ritirare la propria posta, una cassetta postale piena indica che si è via da alcuni giorni. Se si hanno oggetti di valore è bene fotografali ed annotare le loro caratteristiche, sarà utile in caso di furto. Se si ricevono spesso telefonate anonime questo potrebbe essere un modo per controllare quando in casa non c’è nessuno. Se si perdono le chiavi di casa è necessario cambiare subito la serratura.

Tutti i contatti e i servizi della questura di Perugia

Oltre al numero di emergenza 113, che può essere contattato qualora si hanno dubbi di essere vittima di un tentativo di truffa, presso la questura di Perugia sono attivi anche altri canali dedicati alle fasce vulnerabili della cittadinanza: 337 1139736 e [email protected]. Questi contatti non sono riferimenti per emergenze ma parte integrante del progetto Enea dedicato alla prossimità verso le fasce vulnerabili, attraverso i quali si può entrare in contatto con un operatore di polizia e richiedere informazioni in base alle proprie esigenze e criticità. In caso di difficoltà a muoversi la persona può richiedere di effettuare denunce-querele direttamente a domicilio, realizzare e ricevere, in caso di situazioni emergenziali, come ad esempio cure da effettuare all’estero, il passaporto direttamente a domicilio, regolarizzare, sempre a domicilio, la posizione sul territorio nazionale di badanti e colf che assistono anziani non autosufficienti, poter effettuare la comunicazione di cessione del fabbricato riguardante le persone che vengono ospitate nella propria abitazione.

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