Perquisizione sgradita: famiglia a giudizio

Amelia, in tre – padre, madre e figlia – sono finiti a giudizio per resistenza a pubblico ufficiale, oltraggio e calunnia

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Un’intera famiglia residente ad Amelia – marito, moglie e figlia – è finita a processo per reati che vanno dalla resistenza a pubblico ufficiale all’oltraggio, fino alla calunnia. La vicenda è legata ad una perquisizione domiciliare disposta dalla procura di Roma, con gli agenti ternani incaricati di eseguirla, dagli esiti non proprio felici.

Perquisizione complicata A denunciare i fatti, accaduti il 7 settembre del 2012, sono stati quattro agenti della squadra Mobile di Terni, poi costituitisi parte civile attraverso l’avvocato Francesco Mattiangeli. In base alla ricostruzione dell’accusa, la famiglia non avrebbe accolto bene – per usare un eufemismo – gli agenti incaricati di svolgere la perquisizione. I tre avrebbe infatti rifiutato di aprire il cancello, evitando al tempo stesso di tenere a bada i sei cani, piuttosto minacciosi, presenti all’interno della proprietà. Poi avrebbero fatto tutto il possibile per complicare l’accesso della polizia nell’abitazione, anche barricando il cancello di ingresso con un’auto.

Resistenza Sul posto, in seguito alla ‘diatriba’, erano intervenuti praticamente tutti: un’ambulanza, i carabinieri, un carro attrezzi per rimuovere le auto dall’ingresso, gli addetti dell’Asl per i cani. Oltre, ovviamente, alla polizia. Ai due coniugi viene contestata anche la calunnia per alcune frasi che avrebbero pronunciato durante il tentativo, da parte degli agenti, di dare seguito alla perquisizione.

La pistola La moglie è imputata anche per omessa custodia di arma da fuoco e detenzione abusiva di armi, con gli agenti che durante la perquisizione si erano imbattuti in una sua pistola, regolarmente denunciata ma tenuta nel cassetto di un comodino della camera da letto, oltre a 22 cartucce calibro 7.65 non denunciate.

Nell’udienza di lunedì pomeriggio, davanti al giudice Rossana Taverna, sono state ascoltate le parti offese. Al termine, il processo è stato aggiornato al prossimo 24 giugno per sentire i testimoni della difesa.

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