Perugia, addio a Noemi Minelli: aveva 54 anni

Punto di riferimento dell’ufficio personale della Provincia, ha combattuto per quattro anni contro la malattia. Il ricordo toccante dei colleghi

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Cordoglio fra il personale della Provincia di Perugia per la prematura scomparsa di Noemi Minelli, 54 anni, da sempre un pilastro dell’ufficio personale. «Era un punto di riferimento per tutti per la sua professionalità – riporta l’ente in una toccante nota -, correttezza e disponibilità ma, soprattutto, per la sua grandissima umanità, per quel tratto che immediatamente creava empatia con coloro che avevano il piacere di entrare in contatto con lei, di collaborare, di condividere quei percorsi di vita che anche nei luoghi di lavoro possono diventare autentica, sincera e affettuosa amicizia».

Una battaglia portata avanti a testa alta

«Per quattro anni ha combattuto la malattia, con un’incredibile forza d’animo, con la forza e il coraggio di chi, da sempre, antepone gli altri a se stessa, preferendo confortare che essere confortata. Sempre accanto i suoi grandi amori, il marito Roberto Bucarini e la figlia Alessia, alla quale la sua immensa tenacia ha consentito di mettere la corona d’alloro, traguardo al quale non sarebbe mai potuta mancare. Famiglia, amicizie, lavoro ed una incrollabile fede, questi i pilastri della sua vita, i grandi valori che l’hanno resa intensa seppur breve». Il presidente della Provincia di Perugia Luciano Bacchetta e il direttore generale Stefano Mazzoni, a nome dell’ente, rivolgono «le più sentite parole di cordoglio e di vicinanza a Roberto e ad Alessia ricordando quanto la cara Noemi fosse orgogliosa e fiera di essere dipendente della Provincia di Perugia».

Il ricordo commovente dei colleghi

I colleghi, gli amici di sempre, portandola nel cuore, la salutano così: «Il sorriso, quello che illuminava quel meraviglioso viso, quello che non ci hai mai fatto mancare, quello che ci ha sorretto, incoraggiato, dato forza, quello che sarà sempre con noi, quel sorriso che contagiava, che schiariva anche le giornate più buie, quello che… era un attimo e diventava risata, quelle risate di ragazzi che crescevano insieme, un entusiasmo ed una immensa gratitudine per un lavoro tanto desiderato da dover meritare in ogni attimo. Quel sorriso non è mutato nel tempo, quel sorriso non ha tempo, sarà sempre qui, a ricordarci di sorridere a nostra volta, ad alleggerire i momenti difficili, a farci amare la vita come tu l’amavi, quel sorriso sarai sempre tu… con noi».

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