Perugia, Afas: «Piano industriale ambizioso»

L’Azienda speciale farmacie, di proprietà del Comune, pronta a nuove sfide

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di Rosaria Parrilla

Offrire un modello di azienda pubblica pronto a nuove sfide e a soddisfare dipendenti e clienti. È l’obiettivo di Afas (Azienda speciale farmacie Perugia) che per la prima volta ha presentato alla cittadinanza un piano industriale per i prossimi tre anni.

I numeri L’agenzia di proprietà dell’amministrazione comunale di Perugia, che gestisce 11 farmacie e una parafarmacia nel territorio comunale e due farmacie per conto dei Comuni di Magione e Città della Pieve, ha chiuso un 2014 in crescita rispetto agli anni precedenti, con un utile netto di esercizio di circa 154 mila euro, cui va sommato il canone di affitto del ramo di azienda versato a Palazzo dei Priori di 750 mila circa e 350 mila euro – tra sconti e prestazioni gratuite – nell’ambito della politica sociale concordata con l’ente proprietario.

Il presidente Puletti Il piano, elaborato dopo aver studiato e messo in evidenza i punti di forza e di debolezza di tutto il sistema, ruota intorno a due parole: riorganizzare e verificare. «Nell’ambito del processo di controllo – ha spiegato martedì mattina Virgilio Puletti, presidente di Afas -, l’attività di pianificazione assume la funzione di orientare la gestione di un’entità economica verso gli obiettivi da perseguire nel medio e lungo termine, con l’intento di raggiungere e mantenere la relativa posizione di vantaggio competitivo». «Prefigurare gli scenari dove l’azienda andrà d operare ed individuare opportuni indirizzi da seguire  – ha precisato Puletti -, coerentemente con la propria mission e con le risorse disponibili, richiede determinazione, capacità e disponibilità ad assumersi delle responsabilità, preparazione ed apertura verso un metodo di lavoro organizzato».

PARLA IL PRESIDENTE PULETTI – L’INTERVISTA

Rafforzare il valore economico di Afas Il percorso intrapreso con l’insediamento del nuovo cda lo scorso settembre, prosegue, dunque, con l’obiettivo di aumentare il numero dei clienti e di reinvestire le risorse create in iniziative di carattere sociale. Per Federico Ricci, vicepresidente Afas, non ci sono dubbi, così si fa un cambio di passo per intraprendere un cammino virtuoso, superando la diatriba tra pubblico e privato: «tra profitto e ruolo sociale – ha sottolineato Ricci -. Con questo piano Afas mira ad una gestione performante, tecnicamente ineccepibile e crea valore e, allo stesso tempo, può reinvestire parte considerevole dei propri profitti in iniziative a sostegno delle fasce più deboli».

Punti principali piano Investimenti nel layout delle farmacie e nella formazione del personale, sistema di controllo di gestione budgeting e reporting sofisticato e responsabilizzazione. Prevista, inoltre, l’apertura di due nuove sedi e un’indagine di custode satisfaction per meglio interpretare i bisogni degli utenti. Afas conta 87 dipendenti, di cui 82 nelle farmacie e 5 in direzione generale. Nel 2014 Ha servito 900 mila clienti, con uno ‘scontrinato’ di oltre 2.640.000 pezzi e oltre 600 mila ricette lavorate.

Twitter @Ros812007

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