Niente più sedi gratis, o quasi, negli immobili del Comune per associazioni e centri culturali a Perugia.Ā Ć infatti passato con 17 voti a favore mercoledƬ pomeriggio lāordine del giorno a firma della consigliera Cristina Rosetti del Movimento 5 Stelle, che impegna lāamministrazione a valutare un aggiornamento dei criteri per la determinazione del prezzo per la concessione in uso di beni demaniali siti nel centro storico destinati ad attivitĆ commerciali, artigianali e produttive. Parametri e, prezzi, adeguati per tutti, dunque, dopo le numerose richieste provenienti da vari fronti.
Più trasparenza GiĆ lo scorso 27 novembre i consiglieri del Gruppo Misto Lorena Pittola e Sergio de Vincenzi avevano presentato una proposta di deliberazione consiliare relativa alla modifica del regolamento per le assegnazioni in comodato a titolo oneroso di locali comunali alle associazioni del territorio, anche alla luce degli aggiornamenti in corso da parte dellāente sulla situazione in essere. I due consiglieri avevano giĆ chiesto alla Giunta che lāassegnazione di locali avvenga su proposta di unāapposita commissione tecnica composta dallāassessore al bilancio e dal dirigente acquisti e patrimonio.
Anomalie Oltre allāaggiornamento annuale del registro dei locali assegnati alle associazioni, nel testo viene precisato che gli atti di gara con cui si concedono in uso i locali dovranno contenere specificazioni circa le diverse destinazioni dāuso degli immobili. GiĆ , perchĆ© non in pochi hanno lamentato il fatto che negli oltre 190 contratti di locazione col Comune di Perugia ci sarebbero alcuni circoli che, pagando un compenso irrisorio per sedi di prestigio in pieno centro storico, svolgerebbero attivitĆ remunerative.
Uso Nel documento, si impegna la Giunta a dare disposizioni affinchĆ©, nelle determine relative alle procedure di evidenza pubblica attraverso le quali viene concesso in uso un immobile di proprietĆ del comune, cosƬ come negli atti di gara relativi, vengano specificate le diverse destinazioni dāuso dellāimmobile con le relative metrature, in modo da permettere la ricostruzione del processo valutativo operato e da permettere il confronto con altre unitĆ immobiliari concesse ad altri soggetti.Ā Il documento ha convinto anche Emanuele Scarponi del Nuovo centrodestra che, nellāaccogliere la proposta di Rosetti, ha sottolineato come nel passato molti soggetti, sia privati che attivitĆ commerciali, si siano letteralmente arricchiti utilizzando locali di proprietĆ del Comune, ottenuti in affitto per Ā«quattro soldi, – ha affermato il consigliere – si tratta di una situazione che va risolta politicamente quanto prima, onde superare un sistema inaccettabile e vergognoso che reca danni alle casse del Comune e pone in essere evidenti disparitĆ di trattamentoĀ».