di M.Lilla
Prima tappa il parco ‘Chico Mendez’ e basta poco per rendersi conto che il verde in città è più grande di quanto sembri. Il tour organizzato dal comune di Perugia per la stampa è appena partito e il vice sindaco Urbano Barelli precisa come questa ‘gita’ è l’inizio di un nuovo corso: «Nell’ultimo anno abbiamo effettuato una sorta di ‘messa a punto’ del verde cittadino, e dopo aver censito la situazione e attivato una sinergia con le associazioni abbiamo deciso di venire di persona per capire dove intervenire».
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Portale verde Nella conferenza di fine tour Barelli ha illustrato come al più presto anche il Comune avra il suo portale per le aree verdi, dove sarà possibile consultare lo stato di salute delle aree verdi comunali oltre ad effettuare delle segnalazioni sui problemi delle varie zone. Una necessità che parte dal fatto che «era indispensabile procedere con una razionalizzazione – specifica Barelli – da cui far partire una gestione più efficace».
Qualche numero Sono 339 le aree verdi in città tra orti urbani, parchi, aree sportive, aiuole e aree boschive per per una superfice di quasi nove milioni di metri quadrati, di queste 218 sono sotto convenzione, 45 erano in essere al momento dell’insediamento della giunta Romizi a seguito del progetto ‘Adotta il verde’: 26 sono state affidate, 9 all’Arci, 54 sono legate agli impianti sportivi, e 72 legati a immobilii pubblici. La giunta sta cercando una soluzione a lungo termine nella gestione e manutenzione delle aree, tornando a stanziare per il 2015 un milione di euro per la manutenzione ordinario e più di mezzo milione per quella straordinario.
Attenzione ad ogni parco Se piccoli interventi sono stati fatti in ognuna delle aree visitate, dal ‘Chico Mendez’ al parco delle Foibe di Madonna Alta, dalle strutture di via Diaz alle mura della Canapina fino al parco di Santa Lucia; nuovi programmi sono previsti per il futuro prossimo. Da qui parte l’elaborazione di un censimento completo del verde comunale che è stato realizzato dai tecnici dell’area risorse ambientali, ‘Smart City’ e innovazione e dell’unità operativa edilizia scolastica, verde e sport e che ha consentito di individuare in modo dettagliato tutte le aree verdi di proprietà comunale nonché di definire per ogni area i principali parametri quantitativi e qualitativi come superficie effettiva, assetto vegetazionale, presenza di infrastrutture, dotazione di attrezzature ludiche e di arredo urbano.
Parco delle Mura Quello più significativo anche da un punto di vista storico culturale, sembre essere quello inerente al Parco delle Mura che, nella Canepina, esprime caratteristiche fin qui nascoste da una vegetazione selvaggia. Le mura infatti, tagliate dalle scale mobili del Pellini, da una parte si trasformano in due terrazze con un Ninfeo appena liberate dall’edera e dall’altra, entrano nella vecchia chiesa di San Benedetto senza mai uscire. «Tutto questo era impossibile da vedere fino a qualche mese fa – sottolinea Michele Bilancia il presidente dell’associazione Radici di Pietra – è stato fatto un grande lavoro di ripulitura che ha permesso di portare a nuova luce il Ninfeo e la facciata della Chiesa di San Benedetto. Il parco è stato definito il centro propulsore del futuro Parco delle Mura sul quale si fonda il progetto più ampio, di caratura internazionale con le città murate d’Europa, di cui Perugia può essere capofila».