Continuano ad arrivare, anche a Perugia, nuovi abitanti dalle zone terremotate che saranno ospitati in alcuni alberghi della città .

Accoglienza Circa 360 persone, infatti, da martedì sera dormono nelle strutture ricettive perugine ma, secondo la dott.ssa Roberta Migliarini, dirigente dell’area servizi alla persona del comune di Perugia i numeri sono destinati ad aumentare «perché fino a tarda notte può capitare che arrivi anche chi ha deciso all’ultimo momento di lasciare la propria casa terremotata per cercare un po’ di tranquillità , anche se a distanza di un centinaio di km». A gestire la situazione è, infatti, il Comune di Perugia con i suoi uffici, in continuo contatto con la Regione e in collaborazione con la Protezione Civile, le associazioni di volontariato, la Croce Rossa Italiana, medici e assistenti sociali.
Il sindaco Andrea Romizi ha, fin dal primo momento, seguito personalmente tutto l’evolversi della situazione sia dal Coc che, poi, direttamente a Ponte San Giovanni, accertandosi di persona dello svolgimento delle operazioni.Attualmente gli alberghi coinvolti nell’accoglienza sono 5, che già stanno ospitando le persone provenienti dalle aree terremotate, altri 4 sono pronti, preallertati in caso di necessità .
Uniti «Si tratta di hotel che possono ricevere numeri importanti -spiega ancora la dott.ssa Migliarini- proprio per permettere a interi nuclei familiari, quando non addirittura ad abitanti di interi borghi di poter stare tutti insieme, con l’obiettivo di ricreare quel clima familiare che permette loro di sentirsi più sereni e al sicuro». Se, in questi giorni si tratta di far fronte alla prima emergenza, da domani si dovrà comunque cominciare a pensare anche alla gestione delle esigenze di carattere sanitario, sociale e educativo degli ospiti, data la presenza di persone anziane, che hanno bisogno di cure, così come di bambini che dovranno presto riprendere anche la scuola.
Riaperture E intanto da martedì è stata revocata l’ordinanza del sindaco che prevedeva la chiusura, sull’intero territorio comunale, di tutte le strutture pubbliche adibite a manifestazioni. A seguito dei controlli effettuati sulle suddette strutture, infatti, non sono state riscontrate condizioni di danneggiamento connesse al sisma, che abbiano sostanzialmente variato la resistenza delle strutture rispetto a quella pre sisma.
Revocata quindi la chiusura limitatamente ai seguenti edifici: Palestra San Sisto (Via Albinoni), Palazzetto San, Marco Strada San Marco Cenerente, Palazzetto Ponte San Giovanni (Via Cestellini), CVA Area Verde Rimbocchi, CVA Ponte Felcino Via Maniconi, Palestra CVA Ponte Pattoli, CVA Ponte Valleceppi, CVA Sant’Egidio, CVA Pianello , CVA San Martino in Campo, CVA Colombella, CVA Piccione, CVA Madonna Alta, La Piramide Madonna Alta, CVA Sant’Orfeto, Campo da Calcio Colle Umberto, Campo da Calcio Collestrada, Campoda Calcio Pian di Massiano Via Nuvolari, Campo da Calcio Monte Morcino, Campo da Calcio Pianello, Campo da Calcio Ponte San Giovanni, Campo da Calcio Ponte Valleceppi (ASD Ponte Valleceppi e ASD Free Time calcio a 5), Campo da Calcio Pretola, Campo da Calcio Ripa, Campo da Calcio San Marco, Campo da Calcio San Martino in Campo, Campo da Calcio San Martino in Colle, Campo da Calcio San Sisto Via Albinoni, Campo da Calcio Bosco, Campo da Calcio Colombella, Campo da Calcio Piccione, Campo da Calcio Ponte Felcino, Campo da Calcio Ponte Pattoli, Campo da Calcio Ramazzano, CVA Ponte San Giovanni, CVA Balanzano, CVA Sant’Enea, CVA San Martino in Colle, Palestra Montebello, Palestra Sant’Egidio, CVA Sant’Orfeto Strada Tiberina Nord, CVA Solfagnano, CVA Fratticiola Selvatica, CVA Villa Pitignano
CVA Monte Petriolo, Bocciodromo Pian di Massiano, Bocciodromo Via Ariosto, Bocciodromo Ponte Felcino, Centro Tennis Tavolo Via Gallenga e Centro Sportico Griphus Club Madonna Alta.