Balanzano, emozione dei residenti per il catrame: ‘Dopo 7 anni’

Tanti messaggi sotto una foto dei lavori. Ma intanto nel quartiere i problemi continuano ad aumentare, soprattutto per la viabilità

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Si tratta di un banale intervento di incatramatura della strada, ma a Balanzano, quartiere a ridosso della zona industriale, incastonato fra Ponte San Giovanni e la E45, hanno salutato l’arrivo dei mezzi del comune come la manna dal cielo. La parola più usata è: «Finalmente!».

I contrasti stridenti di un quartiere difficile

Lavori in corso

Fermo restando la situazione difficile in molti quartieri cittadini, a Balanzano la condizione delle strade è davvero drammatica, figlia di uno sviluppo anomalo del quartiere che, da piccolo borgo agricolo con quattro case sparse, si è trasformato prima in zona industriale poi, grazie a concessioni edilizie date forse un po’ troppo alla leggera, sta vivendo negli ultimi anni un boom di residenti, con la conseguenza che il traffico – automobilistico e pedonale – è aumentato, ma le strade sono rimaste quelle di una zona industriale, senza marciapiedi e in condizioni pessime.

I rischi per i pedoni

Buche a Balanano

Così, non è raro vedere il nonno che porta il nipotino in bici o la mamma con il passeggino che, facendo lo slalom fra le buche, vengono sfiorati da grossi camion che si recano nei capannoni che sono oltre il centro abitato. E se pure non vengono toccati dai mezzi pesanti, si ritrovano poi in una nuvola di fumo e polvere dopo il loro passaggio.

I commenti

Per il problema delle buche la battaglia dei residenti va avanti da 7 anni: « Speriamo che entro i prossimi sette anni sistemino anche dal piazzale in poi», scrive un residente. E un altro: «Sull’ex passaggio a livello interverranno o dovremo aspettare il 2030?». «Speriamo sia la volta buona non il solito pezzetto», gli fa eco un altro. C’è anche chi la butta sull’emotivo-filosofico: «Stanotte ho sognato che incatramavano via Tiberina, poi mi sono svegliato… era vero». «Sono commosso», scrive un altro.

Non solo il passaggio sulla strada ferrata. Ma anche altri punti del quartiere hanno bisogno di un intervento: «C’è anche Strada del Piano, che tra il forno e le case nuove hanno lasciato uno schifo». Il riferimento è al rattoppo realizzato dall’impresa che ha realizzato i condomini nello spiazzo, dove presto andranno ad abitare decine di nuove famiglie, con bimbi, che renderanno ancor più congestionato il quartiere. E ancora: «Ora dovrebbero sistemare Strada dei Loggi». Infine il fatalista: «O Dio mio, diluvierà».

Gli attriti e i pericoli

Se non bastassero i commenti social, a far capire la situazione di tensione e pericolo che si vive nel quartiere, basta fare un giro a piedi (e spesso gli amministratori sono stati invitati a farlo). Si nota come il parco e le scuole, dove ci si potrebbe recare a piedi, sono serviti da strade pericolose e senza marciapiedi. Non solo: la scuola materna si trova a ridosso di una delle strade più trafficate – percorsa in entrambi i sensi dai furgoncini delle consegne e da mezzi pesanti – peraltro senza parcheggi nelle vicinanze.

I cartelli contro la sosta selvaggia

Accanto c’è il centro per anziani. E chi arriva in macchina in questi due punti nevralgici non sa dove mettere l’auto e si ritrova costretto a occupare le strade intorno, creando altri ingorghi e situazioni di pericolo, visto che le vetture parcheggiate coprono la visibilità in corrispondenza degli incroci. E così capita che i residenti, esausti, chiamino la municipale per far fare multe a raffica e – non trovando soddisfazione – affiggano cartelli come quelli che vedete.

«Parcheggi qui? Sei un coglione»

 

Preoccupazioni anche per il sottopasso

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