Perugia, Ciabatti: «Ancora niente lavori»

La dirigente scolastica Simona Ferretti si sente abbandonata dalle istituzioni

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di Rosaria Parrilla

Simona Ferretti ama definirsi una dirigente scolastica in trincea: «La scuola la vivo tutti i giorni con le sue gioie ed i suoi dolori», ma si sente abbandonata dalle istituzioni locali. Lei dirige la scuola primaria Primo Ciabatti e quella secondaria di primo grado Ugo Foscolo. Di recente uno dei ‘suoi’ edifici scolastici è stato al centro della cronaca cittadina: «ma non ci sono solo problemi, siamo il fiore all’occhiello di questa città, perché la scuola la fanno gli insegnanti e non il metodo. Spesso passa il messaggio sbagliato che la Montessori sia una scuola privata e d’élite, vogliamo sfatarlo».

I dolori L’edificio Ciabatti a rischio crollo, la scuola di Elce senza bidelli e la richiesta di una classe in più bocciata dall’Ufficio scolastico regionale. Sono i problemi che deve  affrontare. Il più urgente senza dubbio sono i lavori di cui necessita la scuola primaria Ciabatti ad indirizzo montessoriano ancora non iniziati e non si sa se e quando prenderanno il via. Dopo l’s.o.s. lanciato dai genitori, che ha spinto l’assessore comunale Waguè ad un sopralluogo urgente e la sua promessa che i bambini entreranno a settembre in una scuola più sicura, la dirigente ammette di non aver avuto più notizie dal Comune. In realtà un contatto c’è stato proprio in questi giorni con il dirigente Zampolini, ma l’oggetto della discussione è stato di tutt’altra natura: la richiesta di un’aula e del codice meccanografico Miur, ovvero la richiesta di riconoscimento di plesso autonomo della primaria Valentini ad Elce da quello principale Montessori/Ciabatti.

Il mancato trasferimento Ferretti non capisce perché la sua ‘scuola’ non possa essere trasferita in un unico edificio nei nuovi locali di Monteluce come promesso dalla vecchia amministrazione e del perché sia così difficile avere risposte concrete alle sue richieste: «anche se l’assessore Waguè ha detto che avrebbe cercato di indagare». Nel progetto della Nuova Monteluce c’era ‘posto’ anche per le 26 classi della Ciabatti e le 6 classi della Valentini. Lo conferma anche la vicepreside Patrizia Pagliacci, memoria storica dell’istituto, e l’ex assessore della giunta Boccali, Monia Ferranti: «Il progetto esiste con tanto di nuova viabilità esterna e se ne stavano occupando Asfalti e Zepparelli. Una traccia deve essere rimasta, stavamo chiedendo fondi regionali per sostenere la costruzione che doveva accogliere gli alunni in questione e assecondare una riorganizzazione logistica delle scuole del territorio».

Problemi organizzativi Ma ai problemi di degrado in cui si trova oggi l’edificio Ciabatti, che risale al 1930, si affiancano anche quelli organizzativi. Tutto nasce quando negli anni ‘90 alcune classi della Ciabatti vengono trasferite e accorpate in un unico plesso insieme a quelle a metodo comune (oggi 4), in via Innamorati, ad Elce, e la decisione poi della passata giunta di dividere i due indirizzi didattici. «Questo ha creato problemi – racconta Ferretti -: senza il codice meccanografico della scuola Valentini ci ritroviamo con una sola bidella costretta a fare su e giù dal secondo piano, dove abbiamo 5 classi, al primo dove ne abbiamo un’altra». A tutto questo bisogna aggiungere anche l’aumento degli iscritti che ha reso necessaria la richiesta di un’aula in più, non accolta, per il prossimo anno scolastico.

Il Comune informato Del quadro completo la nuova giunta è stata sempre informata, attraverso una serie di lettere inviate dalla dirigente: 5 riguardanti la sicurezza del plesso Ciabatti di via Brunamonti, 10 (da gennaio di quest’anno fino ad oggi) per la richiesta di un’aula in più e del codice meccanografico Miur della scuola Valentini, a cui non sono mai pervenute risposte.

Le gioie «Al di là di tutto abbiamo raggiunto anche importanti traguardi – sottolinea Ferretti -. Abbiamo partecipato a due progetti europei, Comenius ed Erasmus Plus, per quest’ultimo siamo risultati i primi 10 in tutta Italia e abbiamo ricevuto un finanziamento di 30 mila e 176 euro per la formazione».

Twitter @Ros812007

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