Perugia, ex segreterie studenti nel degrado

Nonostante gli investimenti fatti al tempo, oggi lo stabile versa nel più completo abbandono

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di Rosaria Parrilla

Dovevano essere il fiore all’occhiello dell’ateneo perugino – prima della realizzazione del polo unico ospedaliero che riunisce la facoltà di medicina, il nosocomio e le stesse segreterie – e di una città universitaria qual è il capoluogo umbro. Stiamo parlando delle ex segreterie dell’università degli Studi di Perugia, in zona Pallotta, che versano in stato di abbandono e sono lasciate all’incuria del tempo.

Uno stabile-fantasma di 1.500 metri quadrati, spettrale, dove nel cortile si possono tranquillamente trovare rifiuti, erbacce e, tra i cespugli, anche siringhe usate e abbandonate. Eppure l’edificio, precedentemente principale concessionaria Fiat della città, era stato acquistato con convinzione dall’ateneo perugino che lo aveva ristrutturato spendendo la bellezza di un milione di euro.

Siringhe negli spazi delle ex segreterie

Siringhe negli spazi delle ex segreterie

La chiusura Nel 2004 le porte dello stabile furono aperte agli studenti. Sembrava tutto bello, nuovo, a norma. Invece, ecco l’amara sorpresa. Nel 2009 le segreterie degli studenti vengono chiuse per mancanza delle caratteristiche antisismiche, con la promessa da parte dell’ateneo di avviare i lavori per l’adeguamento e quindi riaprire.

Il trasferimento Passano gli anni e tutto tace. Nel 2011 le segreterie vengono trasferite a San Sisto nel polo unico ospedaliero, all’interno dell’ala riservata alla facoltà di medicina, nonostante i prevedibili problemi legati al traffico e ai parcheggi che accolgono pazienti, familiari e personale medico, dipendenti e studenti, non solo della facoltà di medicina. Intanto, a distanza di anni, lì in via della Pallotta non è cambiato niente: la struttura versa in stato di abbandono.

La richiesta Circa un anno fa, durante l’amministrazione-Boccali, il consigliere comunale Tommaso Bori (Pd) si era occupato della vicenda, chiedendo chiarimenti «sui progetti per la messa in sicurezza e la riqualificazione degli edifici» e se fosse «prevista una differente destinazione per i 1.500 metri quadrati già ristrutturati, considerando la realizzazione della stazione ferroviaria collegata all’edificio e la presenza di strutture d’interesse».

Gli investimenti L’immobile si trova infatti a pochi passi da strutture come quella del Cus, il complesso sportivo e ricreativo ‘Bambagioni’ e la piscina universitaria (all’aperto e al chiuso) con tanto di campi da tennis, calcio, basket e beach volleyball. Su sollecitazione dell’ateneo venne costruita – con un investimento di 2 milioni di euro – anche la nuova stazione ferroviaria Fcu a servizio delle segreterie, collegata sia con il centro storico che con Ponte San Giovanni. E per servire meglio gli studenti furono anche spostate le fermate degli autobus.

Nessuna risposta Da allora tutto è fermo. Nessuno ha dato risposte. E le segreterie stanno lì tra rifiuti, erbacce e siringhe. E Bori, oggi consigliere di minoranza, promette di riaccendere l’attenzione sulla questione attraverso un’interrogazione diretta al sindaco e alla giunta comunale di Perugia.

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