Nell’ambito del progetto europeo Life U-Savereds ‘Gestione dello scoiattolo grigio in Umbria: conservazione dello scoiattolo comune e prevenzione della perdita di biodiversità in Appennino’, nel quartiere di Ferro di Cavallo (Perugia) saranno apposti manifesti informativi per sensibilizzare i cittadini sulla necessità di evitare l’alimentazione artificiale degli scoiattoli grigi presenti nell’area.
«Non dategli da mangiare» «Lo scoiattolo grigio – spiegano dall’Osservatorio faunistico regionale – è una tra le cento specie alloctone invasive più pericolose a livello mondiale ed è una minaccia per la biodiversità forestale di tutta l’Italia peninsulare, poiché causa, in seguito all’instaurazione di una competizione per lo spazio e le risorse alimentari, la scomparsa progressiva dello scoiattolo rosso, più piccolo e meno adattabile del ‘cugino’ americano. Pur non essendo più presente ormai da decenni nell’area di Ferro di Cavallo la specie autoctona, è di estrema importanza non foraggiare gli esemplari alloctoni per non favorire ulteriormente la loro riproduzione e conseguente espansione nelle aree limitrofe».
«Evitare contatti» «In generale – sottolineano dall’Osservatorio – è da evitarsi il foraggiamento di qualsiasi specie selvatica. Negli incontri con la fauna, sia in ambiente antropizzato sia naturale, il comportamento migliore consiste nell’osservazione senza cercare di avvicinarsi. È importante evitare di causare disturbo alle attività che i selvatici svolgono, soprattutto in fase riproduttiva e caso mai allontanarsi. In nessun caso si deve offrire cibo né alimentare in nessuna maniera. L’animale selvatico non va umanizzato, non deve prendere confidenza con l’uomo né identificare l’uomo e i manufatti umani come fonte di cibo. Atteggiamenti diversi possono generare interazioni tra uomo e fauna quali disturbo, eccessiva confidenza, trasmissione di zoonosi, incursioni e danneggiamenti».