Perugia, i Verdena ‘scaldano’ l’Urban

L’ultimo album della band chiamato ‘Endkadenz – volume 1’. Ennesimo sold-out

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L’ennesima data sold-out del tour dei Verdena è andata in scena presso l’Urban club di Perugia. Si tratta di una serie di concerti volta a diffondere in giro per l’Italia l’ultimo album della band bergamasca chiamato ‘Endkadenz – volume 1’, in attesa del secondo capitolo la cui data ufficiale di pubblicazione è ancora top-secret. Dall’andamento delle prevendite nelle settimane precedenti il concerto, si è subito capito che sarebbe stata una serata importante e il cospicuo numero di persone in fila all’ingresso del locale ne è stata la conferma ben prima di cominciare.

IL CONCERTO NELLE FOTO DI MARCO ZUCCACCIA

La band Rispetto all’orario previsto per l’inizio del concerto, l’attesa per vedere Alberto Ferrari, Roberta Sammarelli, Luca Ferrari e il turnista Giuseppe Chiara è stata breve. Il concerto ha preso il via poco dopo la mezzanotte, quando i quattro hanno fatto il loro ingresso sul palco proponendo subito i nuovi pezzi. ‘Ho una fissa’ ha creato il giusto livello di empatia con i presenti, ma è stata ‘Un po’ esageri’ a scaldare il pubblico che ha apprezzato il pezzo più pop di ‘Endkadenz – volume 1’.

Il caldo I problemi legati alle condizioni limite all’interno del locale, a causa della grande affluenza, hanno spesso portato i ragazzi sul palco a doversi coprire con degli asciugamani e dei foulard le spalle e il collo nei momenti in cui gli aeratori entravano in funzione per ristabilire le giuste condizioni in sala. Gran parte del pubblico dal canto suo non ha gradito molto il rinnovamento dell’aria in quanto è sembrato condizionare i musicisti e i veri fan avrebbero preferito soffrire il caldo, ma godere al massimo della musica dei loro idoli.

Il sound La compattezza del quartetto è emersa in maniera evidente. Alberto si è diviso fra chitarra e piano, mentre Roberta ha alternato il suo basso Gibson SC al modello Hofner. Spesso saltellando divertita molto prossima al pubblico, mantiene il suo caratteristico sound che resta, come sempre, trascinante. Luca alla batteria ha sfoderato una forza a tratti disarmante. C’è da dire che spesso alla batteria tradizionale nel disco, ma anche nell’esibizione live, sono stati sostituiti altri tipi di ritmiche, andando a smarrire una delle componenti distintive e di forza del suono dei Verdena. Giuseppe Chiara ha saputo riempire a dovere i pezzi completandoli alla grande nell’alternanza che ha avuto con Alberto alle tastiere dimostrandosi in simbiosi con la band.

L’etichetta discografica I Verdena, fin dai loro esordi, sono stati supportati dalla ‘Black out/Universal’, etichetta discografica cosiddetta ‘major’ che ha distinto da sempre la band rispetto a tanti gruppi rock italiani che si appoggiano al circuito ‘indie’, costituito dalle piccole case discografiche. Questo binomio con la ‘Universal’ non ha influenzato la musica dei Verdena che hanno saputo imporre le proprie scelte stilistiche realizzando un doppio album come ‘Wow’ nel 2011 e ora questo nuovo doppio, pur se in questa circostanza con la caratteristica dalla doppia uscita dal momento che la ‘Universal’ ha deciso che non pubblicherà più album doppi.

La scaletta Il nuovo pensiero musicale della band è ben sintetizzato in ‘Vivere di conseguenza’ e nella successiva ‘Contro la ragione’ che raccoglie consensi e ristabilisce l’equilibrio dopo i momenti più concitati del live. I due pezzi hanno anticipato l’acclamata e cantata da tutti ‘Scegli me – un mondo che tu non vuoi’ e la cupa ‘Attonito’, entrambe presenti nell’album ‘Wow’. Subito dopo ‘Rilievo’ uno dei migliori episodi di ‘Endkadenz’ ha portato alla conclusione della scaletta prima degli encore finali. ‘Nel mio letto’, la bellissima ‘Luna’, ‘Don Calisto’ e ‘Funeralus’, che è stata la classica ciliegina sulla torta della serata, hanno chiuso il concerto.

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